Gea

Autore: Luca Enoch

Sergio Bonelli editore

Conobbi lo stile di Luca Enoch su un vecchio Fumo di China dell'Agosto del 91. Una storia fantasy dal titolo Eliah con la quale l'autore già dimostrava la sua bravura e capacità narrativa, il suo amore per mostri e creature deformi.

Di strada da quel momento ne è stata fatta, in particolare con l'avventura editoriale dell'eroina Sprayliz, una giovane graffittara alle prese con i problemi quotidiani dell'adolescenza, fra culture alternative, costrizioni e politiche sociali. Alla fine Luca approda alla Sergio Bonelli editore proponendo un prodotto veramente particolare.

Dal punto di vista narrativo è forse un ibrido con il quale l'autore può affrontare le sue ambientazioni preferite: fantasy ed impegno sociale. La protagonista, Gea, è una ragazzina che vive da sola in un vecchio edificio di periferia. Un capannone idustriale di non si sa bene quale ex fabbrica. Ha degli strani poteri che scopre pian piano con lo svolgersi delle avventure, e vive con dei buffi esserini a metà fra pupazzetti e pokemon. Ma la caratteristica principale è che oltre ai problemi quotidiani di ogni ragazzo (scuola, innamoramento, amici, musica, ecc...) lei deve occuparsi anche di fermare mostri e creature spaventose che, attraverso dei portali spazio temporali, accedono al nostro mondo portando scompiglio. E' infatti un baluardo e ha il compito di fermare questi allieni con la sua spada e i poteri psichici. In questo modo vengono rivisitati alcune delle creature del nostro immaginario, come angeli, demoni e altre, all'interno di questa struttura narrativa ben precisa che si delinea pian piano nei vari episodi. Si creano nuovi intrecci, si conoscono nuovi personaggi, mentre la ragazzina conosce pian piano se stessa e le proprie possibilità! Un fumetto ricco di citazioni e riferimenti, rivelando così più livelli di lettura.

gea12Una serie a mio parere molto bella e ben fatta, che si pone con grande innovazione all'interno delle serie Bonelliane, pur seguendone i canoni formali classici. Intanto la periodicità: Gea è semestrale, ha 132 pagine e costa 4.300 lire. Una posizione quasi d'autore all'interno di una produzione invece molto più seriale e popolare. Probabilmente questo per permettere all'autore di realizzare l'episodio secondo i suoi ritmi e con più  ampiezza narrativa.
Anche se Enoch non si dedica sicuramente solo a questo personaggio nella sua vita, ma ad esempio, anche ad una serie per bambini appena uscita sulla rivista Hot Wheels, dal titolo Joy Ride. Ogni episodio è in realtà un'occasione per affrontare un tema scottante della nostra società: violenza, stupro, emigrazione, differenze sociali, omosessualità. Visti e narrati direttamente, senza mai prendere una posizione netta nei confronti del problema se non in forma di metafora (ed ecco i mostri e gli allinei, in fin dei conti hanno sempre avuto questo ruolo nelle fiabe fin dall'antichità), ma piuttosto presentando le sfaccettature del problema e magari dandone un'interpretazione avvenurosa ai fine della narrazione fumettistica. Questo da un lato crea una storia sicuramente interessante e ricca di contenuto, dall'altro rischia di stancare il lettore che cerca invece solo azione, combattimenti e null'altro. Ma il lettore va educato (o presto si stancherà e cambierà genere di intrattenimento per cercare forme nuove e fresche di divertimento. E il fumetto ancora una volta perderà il suo ruolo e la sua capacità espressiva). Una serie di questo tipo va sostenuta e valorizzata, dimostrazione che il fumetto può e deve afrontare argomenti impegnativi, senza essere pedante o barbosa, ma anzi sfruttando le proprie carattertsitiche narrative avvincenti per proporsi come forma narrativa adulta e completa.

gea13 Quest'ultimo numero (Madre di violenza) affronta il tema scottante dell'immigrazione, delle forme di razismo sociale che sempre più vengono a galla e del problema dell'altro, del diverso. Le nostre paure si catalizzano e trasformano cercando in qualche modo di difenderci da ciò che non capiamo, abbarbicati a concetti e sicurezze false e poco produttive.
Un fumetto da seguire che vi consiglio caldamente!

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 Articolo di Marco Feo

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