Tex - Rick Master detective

Tex n.774 aprile 2025

Testi di Mauro Boselli

Disegni di Michele Benevento

Tex si conferma, ancora una volta, una lettura piacevole e pregevole. Non è un caso se la testata è quella che resiste di più all'inesorabile calo delle vendite dei fumetti nelle edicole italiane. Il bravo Mauro Boselli, dai fondatori della casa editrice Gianluigi e poi Sergio, non ha ereditato solo la somiglianza del cognome ma anche il gusto per l'avventura e la capacità di saperla raccontare. Ci piace collocarlo, senza tema di smentita, a fianco di grandi nomi della narrazione d'avventura popolare come Jules Verne, Daniel Defoe ed Emilio Salgari. Boselli ha preso le redini della testata diversi anni fa (nel 2012 n.d.r.) e ne ha subito rafforzato il carattere, senza distorcere le caratteristiche, ispirandosi ad avvenimenti storici o racconti letterari che conferiscono più spessore e una connotazione realistica all'episodio. Come non ricordare la vicenda dei Buffalo Soldiers (Tex 569) o quella piratesca di Sumankan (Tex 756) oppure, sulla parallela testata del giovane Tex Willer, la guerra di Cochise, capo dei Chiricahuas e fratello di sangue del nostro eroe (Tex Willer 50). Questi riferimenti che lo sceneggiatore gestisce abilmente, non sono solamente delle citazioni, dei puri esercizi di stile, piuttosto essi formano un substrato culturale che si ricollega nei vari episodi, sul quale costruire la credibilità dei personaggi. A pagina 20 del Tex che stiamo recensendo c’è un bellissimo esempio che dimostra l’operazione appena descritta: ad un ragazzino di colore viene chiesto di andare a chiamare i due texani che stanno nel saloon (ovviamente si tratta dei nostri amati raddrizza-torti). Ma il giovane ha paura dei texani: la madre, che era una schiava, gli ha insegnato a diffidare di loro perché sono cattivi. Il rapporto del Texas con le posizioni schiaviste del sud viene affrontato e ben spiegato nel Tex Willer intitolato “I volontari del Kansas” nel quale il nostro ranger e l’amico Damned Dick hanno l'incarico di sorvegliare la compagnia J del capitano West, formata da ardenti abolizionisti. I metodi un po' troppo sbrigativi dei soldati nordisti rischiano di spingere i cittadini a radicalizzarsi e unirsi con i ribelli sudisti di Rhett Corrigan (Tex Willer extra 12, 13, 14).

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Come aveva precedentemente fatto su Zagor e su Dampyr, Boselli ha aumentato il numero di comprimari o dei personaggi secondari (sia amici che nemici) lavorando sulla loro caratterizzazione. A partire dal 2018, su suggerimento della redazione (probabilmente di Simone Airoldi e Michele Masiero), lo scrittore ha iniziato a raccontarci anche le avventure del giovane ranger. Ovvero ha ripreso le vecchie storie scritte dal creatore del personaggio Gianluigi Bonelli, andando però a coglierne sfumature e svincoli narrativi inediti e interessanti. Vecchie conoscenze sono in questo modo ritornare alla luce. Il piacere di questa riscrittura, oltre ad essere gradita dal pubblico, deve aver appassionato anche lo sceneggiatore che in quest'ultimo numero della testata madre ha addirittura riesumato un vecchio personaggio creato sempre da Gianluigi Bonelli: il detective Rick Master1 e il suo fedele pard giapponese Yoko Shimitzu, esperto in arti marziali.

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La vicenda si dipana su due binari paralleli. Tex e Carson sono a Los Angeles dove incontrano lo sceriffo Billy Rowland e Lavinia e Jim Kelly che i lettori avevano conosciuto nell’avventura contro Satania (Tex 705, 706, 707). I nostri due amati pistoleri sono a caccia di una misteriosa organizzazione criminale, la Kidnappers inc, specializzata in feroci rapimenti, che ha sequestrato, fra gli altri, il figlio di un senatore. L'incarico di ritrovare il ragazzo viene affidata all'agenzia Pinkerton il cui capo, Mac Parland, chiede l'aiuto dei suoi due vecchi amici ranger.

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Nel frattempo nella nebbiosa e malfamata Chinatown di San Francisco, il detective Rick Master viene assoldato per consegnare i soldi del riscatto ai rapitori e salvare la giovane Daiyun, figlia di Ming Long, uno dei più temibili capi delle bande del quartiere cinese di Tenderloin. Inizia così una trepidante avventura fra colpi di pistola, cazzotti e Kung Fu, nel più classico sapore delle pellicole anni settanta.

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Qualche parola va però spesa anche per le bellissime tavole di Michele Benevento. Il tratto del disegnatore pugliese è curato e dettagliato, eppure l’anima del disegno mostra un carattere nervoso, che si carica perciò di dinamismo e plasticità. Caratteristica che possono vantare ben pochi autori. Ci sono inoltre piaciute le bellissime espressioni che il fumettista riesce a regalare ai differenti personaggi, a volte al limite del caricaturale, soprattutto quando accompagnano i tradizionali siparietti ironici di Carson e Tex. Ne potete apprezzare alcuni negli esempi che riportiamo qui sotto.

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Insomma un'altra avventura western che non può certo mancare sugli scaffali del lettore texiano!

Articolo di Marco Feo

Copyright 2025 Sergio Bonelli editore

Note:

1 Rick Master apparve nel 1968, in quattro episodi – disegnati da Guglielmo Letteri e da Sergio Tarquinio. Sono poi state ristampare nel Tex Magazine 2021 in edicola il 25 settembre 2021.


 

Ulteriori approfondimenti:

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La stirpe dell\'abisso