Vampire Hunter D
Vampire Hunter D è un manga pubblicato nel 2007 da Hideyuki Kikuchi con i disegni di Saiko Takaki. La storia narra delle vicende di D, un misterioso dhampir che di professione fa il cacciatore di vampiri. Il manga è in realtà la trasposizione di una serie di romanzi che Kikuchi iniziò a scrivere nel 1983, accompagnandosi alle illustrazioni di Yoshitaka Amano. Questi romanzi propongono le diverse avventure che coinvolgono D nell’arco del tempo, fondendo assieme differenti generi letterari, come la fantascienza, l’horror, il western e contenendo influenze della mitologia occidentale ed orientale, citazioni dai romanzi di Lovecraft e Stoker e cenni di magia ed occultismo. Nonostante la storia avvenga in un futuro molto lontano gli ambienti posseggono uno stile antico, più consono a quello del Rinascimento europeo rispetto che quello proposto usualmente per paesaggi futuristici; l’ispirazione da cui l’autore si basa sulla creazione delle abitazioni è quella dei villaggi slavi dei film degli anni Trenta, in particolar modo Frankenstein, Dracula e Vampyr. Quest’ultimo in particolare presenta molteplici elementi in comune con l’opera di Kikuchi, tratta infatti di un misterioso cacciatore di vampiri che decide di soccorrere una giovane donna morsa da un demone appartenente alla stirpe chiamata vampyrs (che sono appunto vampiri) salvandola sia dai mostri che da un dottore doppiogiochista che vorrebbe ucciderla. Il film esce nelle sale nel 1932 ed è di produzione tedesco-francese; l’atmosfera di alta tensione deriva dalla grande importanza data ai suoni ambientali e alla musica, mentre i dialoghi vengono ridotti al minimo. Alla stessa maniera anche Vampire Hunter D è avvolto da una suggestiva atmosfera gotica che da ampia importanza alla rappresentazione dei paesaggi e all’impressionante figura del protagonista, che sembra un imponente spettro nero. L’iconografia scelta rispecchia lo stile barocco per la ricchezza di particolari mescolandosi con lo stile tradizionale giapponese.
La serie di romanzi di Kikuchi è ancora in corso: attualmente l’ultimo romanzo uscito è stato pubblicato in Giappone il 7 novembre 2016 ed è il trentunesimo della serie, intitolato Lost Legion of the Nobility.
Gli autori
Il creatore di Vampire Hunter D è Hideyuki Kikuchi, scrittore giapponese specializzato nel genere horror. Kikuchi nasce nel 1949 e fin da bambino si dimostra essere appassionato di film del mistero e dell’orrore. In particolar modo fu colpito dalla pellicola The Horror of Dracula (in italiano Dracula il Vampiro, del 1958) in cui la parte del conte era recitata da Christopher Lee e fu proprio questo film ad indurlo a realizzare un’opera che trattasse di vampiri. Nel 1982, all’età di 33 anni, iniziò a scrivere il primo romanzo della serie che lo fece diventare famoso e l’anno dopo il primo volume di Vampire Hunter D uscì sul mercato.
Lo stile di scrittura di Kikuchi si basa molto su classici della letteratura horror occidentale, sia classica, come nel caso di Stoker e Lovecraft, che moderna, con Stephen King.
Oltre a Vampire Hunter D altre sue opere note sono Darkside Blues e Wicked City.
Yoshitaka Amano è un illustratore giapponese nato nel 1952 a Shizuoka. Collabora assieme a Kikuchi dall’inizio della pubblicazione della sua opera realizzando le copertine e le illustrazioni interne dei romanzi. Oltre all’illustrazione, la sua fama riguarda anche l’ambito dell’animazione e negli anni Novanta ha raggiunto popolarità grazie alla creazione dei personaggi e delle copertine del videogioco Final Fantasy prodotto dalla casa Square.
Il suo lavoro è sempre ruotato attorno all’ambito dei fumetti e dei cartoni animati, ma in realtà la sua arte ha origine nella litografia, ovvero la pratica di stampa manuale realizzata per mezzo dell’intagliatura del legno e il successivo trasferimento dell’inchiostro sulla carta tramite torchiatura. Questa pratica influisce molto sullo stile grafico di Amano, che tende a realizzare illustrazioni che ne simulano l’effetto, con colorazione spesso realizzata ad acquerello.
Lo stile dei suoi personaggi mescola influenze artistiche disparate: Amano infatti utilizza una linea morbida e sottile, donando alle sue opere un senso di leggerezza e di atmosfera onirica; lo stile ricorda l’arte russa e dei paesi dell’Europa orientale, l’Art Nouveau e ha molti richiami all’estetica giapponese ukiyo-e1.
Amano si appassiona al disegno leggendo i fumetti americani, riferendo di avere come massimo ispiratore il comic artist Neal Adams e la Pop Art di Peter Max. Negli anni Settanta inizia a lavorare per la Tatsunoko Production casa produttrice di anime, ovvero cartoni animati giapponesi, creando i character design di personaggi che ricordano i super eroi americani. Le serie che contano la collaborazione di Amano sono Science Ninja Team Gatchaman, Tekkaman the Space Knight e Neo-Human Casshern.
Con l’inizio degli anni Ottanta Amano lascia momentaneamente l’industria dell’animazione per dedicarsi a quella dell’illustrazione, con la collaborazione con Kikuchi, per poi riprendere il mercato anime con l’uscita sia del primo che del secondo OAV2 della serie.
Nel 2010 fonda una società di produzione cinematografica chiamata Studio Devaloka con la quale inizia a trattare anche il campo dell’animazione 3D.
Il manga
Lo stesso autore dei romanzi, Hideyuki Kikuchi, decise di ampliare la diffusione dei suoi romanzi, realizzando un adattamento in formato manga della storia. Il primo volume uscì in Giappone nel Novembre 2007 ed il disegno fu affidato alla mano di Saiko Takaki.
La trama è identica a quella narrata nei romanzi originali: l’idea di Kikuchi era quella di realizzare un tankobon 3per ciascun romanzo, narrando perciò una vicenda completa per ogni volume. Attualmente la serie è stata interrotta all’ottavo volume, uscito il 23 settembre 2014, ed è considerata completa. L’interruzione è stata necessaria a causa di danni fisici che colpirono la disegnatrice, impedendole di continuare a disegnare.
Saiko Takaki è un’illustratrice ed autrice manga giapponese, molto amica di Kikuchi. E’grazie al suo contributo che fu possibile realizzare la versione manga dei romanzi, permettendo alla serie di essere diffusa anche in territorio internazionale. La prima edizione del manga fu infatti pubblicata contemporaneamente in Giappone, in America ed in Europa. In Italia la serie è stata rilasciata da J-Pop, divisione manga della casa editrice milanese Edizioni BD. Attualmente la ristampa è ferma al volume numero sei, gli ultimi due volumi sono disponibili esclusivamente in lingua originale.
Lo stile grafico della Takaki è particolarmente adatto al genere horror: il suo disegno ha infatti un tratto molto spigoloso e sporco, fatto inusuale per lo stile classico manga, che tende invece ad evidenziare la chiarezza della linea e la l’ordine degli elementi. Tuttavia è proprio questa particolarità grafica a rendere l’opera così interessante, oltre ad adattarsi perfettamente al genere dark della storia.
Nella versione manga ci sono alcune piccole differenze nel character design dei personaggi rispetto a quello descritto nei romanzi originali, e questi riguardano principalmente il personaggio di Doris Lang. Nel romanzo infatti la ragazza è descritta un’adolescente con lunghe trecce bionde ed il suo atteggiamento è ancora quello di una ragazzina; nel manga la Takaki la reinterpreta come un’avvenente fanciulla di circa venticinque anni con lunghi capelli castani, autoritaria, matura e sicura di sé. Questa rappresentazione fa di Doris un oggetto del desiderio condiviso da molti personaggi; infatti nel primo volume la ragazza viene desiderata da molteplici figure maschili e lo stesso D si domanda più volte se in fondo la sua volontà di starle accanto non sia dovuta ad un’attrazione fisica.
Ulteriori pubblicazioni
Oltre al manga nel 1985 fu prodotto anche un primo lungometraggio omonimo al titolo della serie che narra la stessa storia contenuta nel primo romanzo di Kikuchi, che fu anche produttore dell’OAV. Anche in questo primo film d’animazione il character designer è sempre Yoshitaka Amano, che però, in ambito di animazione, possiede uno stile diverso da quello che è solito utilizzare nelle illustrazioni. Lo stile grafico infatti è tipico degli anime anni Ottanta, presentando una forte influenza da parte di Haruiko Mikimoto, disegnatore di serie giapponesi famose quali Macross e Gundam. Lo stile dei personaggi è però coerente a quello descritto nel romanzo, rappresentando il personaggio femminile, Doris, come giovane adolescente bionda.
Nonostante la ricercatezza grafica e la storia ben strutturata, questo titolo anime viene presto dimenticato, a favore invece di un secondo OAV prodotto nel 2001, dal titolo Vampire Hunter D: Bloodlust. Questo secondo titolo narra la storia del terzo romanzo della serie, momento in cui D è chiamato a liberare Charlotte, la figlia di un ricco mercante che è stata rapita da un vampiro intenzionato a sacrificarla per riportare in vita la vampira Carmilla. I disegni, sempre di Amano, questa volta assumono uno stile più maturo e ricchissimo di particolari che aumentano considerevolmente il phatos dell’opera. Infatti se nel primo lungometraggio lo stile grafico era molto simile a quello degli shonen4 anni Ottanta, in questo prodotto il grado di dettaglio e di cura degli elementi rende l’opera esclusivamente rivolta ad un pubblico adulto.
La trama
La trama di Vampire Hunter D non è ancora conclusa, in quanto Kikuchi è ancora all’opera nella stesura dei suoi romanzi. Tuttavia il primo romanzo prepara la strada alle innumerevoli gesta dell’oscuro cacciatore di vampiri protagonista della serie, presentando i suoi poteri e l’ambiente in cui si svolgono gli avvenimenti. Inoltre l’inizio presentato dalla versione letteraria è identica anche per la versione manga che per il primo OAV del 1998.
Dopo la guerra atomica avvenuta nel 1999, il pianeta Terra è stato raso al suolo e gli esseri viventi hanno subito mutazioni genetiche che hanno causato la compara di nuove razze mostruose. E’questo il caso dei vampiri, che con il passare dei millenni hanno preso in mano il controllo del pianeta, sottomettendo l’umanità al loro controllo. Nonostante posseggano le conoscenze tecnologiche per creare sostituti sintetici al sangue, i vampiri preferiscono servirsi di sangue umano per soddisfare la loro fame, e ciò permette loro di avere il totale dominio sull’intera umanità. Inoltre, per evitare una nuova guerra, i vampiri hanno sequestrato ogni tipo di arma nucleare impedendo allo stesso tempo di permettere agli uomini di riacquisire le conoscenze tecniche che gli permetterebbero di ricostruire la civiltà. Tutto ora è in mano alla nuova razza dominante, che ha plasmato il pianeta per mezzo della scienza e della magia in modo tale da soddisfare appieno le loro necessità.
Gli uomini col tempo hanno dimenticato i punti deboli della “Nobiltà” (nome con cui gli esseri umani indicano la razza dei vampiri) e vivono nel costante timore e rispetto della loro volontà, vivendo di artigianato, agricoltura e allevamento in villaggi rurali che suggeriscono la regressione del mondo ad un nuovo Medioevo.
Dodici millenni dopo la fine della guerra fa la comparsa il misterioso D, protagonista della storia, un dhampir che lavora come mercenario per sconfiggere i Nobili. Durante uno dei suoi viaggi incontra una giovane che è stata appena morsa da un vampiro: si tratta di Doris Lang, una ragazza che abita in un villaggio assieme al fratello minore Dan e che chiede disperatamente l’aiuto di D per uccidere il suo aggressore e salvarla dall’imminente trasformazione. Il bersaglio del cacciatore è il conte Magnus Lee, un Nobile che desidera unirsi a Doris per generare con lei dei figli ibridi, in grado perciò di possedere i poteri dei vampiri ma essere meno influenzati dalle loro debolezze tipiche.
D non dovrà scontrarsi esclusivamente contro il conte, ma per riuscire a proteggere Doris dovrà fronteggiare diversi avversari, che per diversi motivi mirano all’incolumità della ragazza.
Il primo è Greco Rohman, figlio del sindaco del villaggio in cui vive Doris e innamorato della ragazza, la quale però non corrisponde i suoi sentimenti. All’arrivo del nuovo e misterioso ospite a casa Lang, Greco immagina subito che possa trattarsi di un amante della ragazza e ossessionato dalla gelosia decide che l’unico modo per far rivolgere l’attenzione di Doris ai suoi confronti è quello di eliminare D.
Un altro pretendente di Doris è Rei-Ginsei, un abile guerriero che si serve dei suoi poteri magici per sconfiggere gli avversari. E’il capo della squadra chiamata Fiend Corps, un gruppo di guerrieri mutanti, ognuno dei quali possiede abilità speciali. A differenza di Greco, che vuole disfarsi della scomoda presenza del dhampir, Rei-Ginsei è intenzionato ad avvicinare la ragazza con la violenza, che viene salvata solo con l’intervento di D.
Infine anche la figlia del conte Lee, Larmica, che non accetta che un essere umano intacchi la purezza di sangue della sua famiglia è ostile nei confronti di Doris. La principessa cercherà di uccidere la promessa sposa del conte con l’aiuto di Garou, un lupo mannaro, ma verrà fermata da D.
Il personaggio principale
Il protagonista dell’opera è D, un misterioso dhampir che di mestiere fa il cacciatore di vampiri a commissione. Come tutti quelli della sua specie è nato tra l’unione di un vampiro e di una donna, ma nel suo caso la particolarità è data dal fatto che suo padre non sia altri che Dracula. Il suo nome, “D”, richiama proprio il nome del conte vampiro che già nel romanzo di Bram Stoker si firma esclusivamente con la sua iniziale nella lettera che manda a Jonathan Harker per accoglierlo nella sua terra.
Come tutti i dhampir anche D possiede dei poteri che lo rendono molto più potente degli esseri umani e molto simile alla Nobiltà in fatto di forza, riflessi e bellezza. Tuttavia solo metà delle debolezze che affliggono i vampiri hanno effetto su D: il Sole non lo ferisce, ma viene colpito circa ogni cinque anni da una particolare malattia, “la sindrome della luce del Sole”, che ha su di lui gli effetti di una forte insolazione e lasciandolo perciò indifeso e privo di forze. Tuttavia, a differenza degli altri dhampir, D riesce a guarire da questa sindrome molto più velocemente, impiegandoci soltanto poche ore, in base anche alle sue precedenti condizioni fisiche. Nonostante preferisca far ricorso alle sue abilità fisiche, D possiede anche alcune doti magiche. La più particolare, e misteriosa, caratteristica del cacciatore di vampiri è quella di avere nel palmo della mano sinistra un volto mostruoso in grado di risucchiare enormi quantità di materia ed energia magica, proteggendo così il suo portatore. Questo volto, chiamato anche “Mano Sinistra”, è uno spirito che vive in simbiosi con il corpo di D ed interagisce spesso con lui dialogando per mezzo della telepatia spesso in maniera sarcastica, contrastando con il carattere freddo e impassibile del suo compagno. D è l’unico in grado di comprendere e ricevere consiglio da Mano Sinistra, a differenza di chiunque altro che invece non riuscirebbe a percepirlo. Oltre al potere di saper risucchiare la magia, il simbionte è in grado di leggere le condizioni fisiche e comportamentali dell’avversario, misurarne la forza fisica, indurgli il sonno e trasformare l’energia dei quattro elementi in energia vitale, in grado di curare il suo portatore o i suoi alleati; il momento in cui agisce dipende soltanto dalla sua voglia e non necessariamente nel momento di bisogno di D. Le origini di Mano Sinistra sono per lo più sconosciute; nel terzo romanzo si suggerisca che possa trattarsi di uno dei Barbarois, esseri mostruosi che il Conte Dracula aveva reclutato come suo seguito personale.
D ha una carnagione molto pallida tipica della natura dei vampiri e lunghi capelli castani; porta un cappello a tesa larga che gli copre in parte il volto ed è vestito di una nera armatura aderente in pelle, avvolta da un mantello dello stesso colore, conferendogli un aspetto inquietante e minaccioso. La sua arma principale è una lunga spada, finemente decorata, dalle fattezze similari alle classiche katane giapponesi. Al collo indossa un talismano blu che serve a proteggerlo da molte armi tecnologiche delle quali la Nobiltà si serve per difendersi; per spostarsi si serve di un cavallo meccanizzato, cavalcatura diffusa tra tutti gli abitanti del pianeta. Il suo aspetto è quello di uomo molto giovane e bello, a differenza della sua vera età che, per quanto resti incognita, sembra superare i cinquemila anni.
Le sue origini restano misteriose, ma la Nobiltà sussurra che la sua nascita sia dovuta ad esperimenti di incrocio che Dracula compiva con diverse donne umane, proprio con l’obiettivo di generare una creatura potenzialmente indistruttibile; D è il risultato dell’unione tra il conte e una donna di nome Mina, voluto richiamo a Mina Murray, personaggio del romanzo Dracula. D, in quanto ibrido, non viene accettato né tra la cerchia della Nobiltà né tra quella degli uomini; rimane un eterno rinnegato in cerca di vendetta.
Articolo di Beatrice Ramella
Copyright di Yoshitaka Amano e detenenti diritti
Note:
1Dal giapponese “mondo fluttuante”, è un termine che indica una particolare cultura giovanile in voga in Giappone durante il periodo Edo, ovvero tra il XVII e il XX secolo. Lo ukiyo-e si riferisce anche ad uno specifico tipo di illustrazioni a basso costo che venivano prodotte per il pubblico di massa, non in grado di acquistare dei veri e propri dipinti. Tra i soggetti più rappresentati ci sono scene di quotidianità, paesaggi, attori e cortigiane; era frequente anche il tema erotico, indicato con il termine shunga, e spesso sanzionato dalla censura.
2Da “Original Anime Video”, indica la produzione di animazioni giapponesi, sia lungometraggi che episodi di serie.
3Dal giapponese “libro a brossura” o “libro a linea singola”, è un termine utilizzato per indicare un particolare formato con cui vengono stampati volumi di riviste, romanzi e manga. Le dimensioni dei tankobon sono di 13 x 18 cm e contengono in media 200 pagine. Nel mercato giapponese quando una nuova serie manga esce sul mercato i primi capitoli vengono inizialmente pubblicati all’interno di riviste di grandi dimensioni, specializzate nel genere di appartenenza della storia; se la serie è accolta da un feedback positivo, viene ripubblicata nella versione tankobon, ognuno dei quali contiene circa 4/5 capitoli della serie.
4Genere manga e/o anime rivolto ad un pubblico maschile in età adolescenziale e scolastica.