The Pressed Dollars
Ovvero, istruzioni semplici per la realizzazione di sogni complessi, con tanti auguri a Zio Paperone per il suo 70° anniversario
Antonio Costa Barbé - Alessandro Santi
Immaginate di essere un appassionato di fumetti. E se leggete queste righe, scritte per uno storico sito di appassionati di fumetti, fin qui non dovreste trovare grande difficoltà. Adesso provate a formulare un desiderio. Siete un appassionato di fumetti e vorreste vedere esaudito un desiderio, che ha a che fare con la vostra passione. Chi si abbandona di più alla fantasia, forse avrà desiderato di poter solcare i cieli con Superman, di visitare il Baxter Building dei Fantastici Quattro o di avere un tète- à -tète con She Hulk (per dire). Ma tra noi appassionati c’é chi ha velleità più pragmatiche. C’é chi ha la capacità di individuare un sogno, che coniughi la propria passione alle proprie capacità, ma all’apparenza altrettanto irrealizzabile di quelli che abbiamo menzionato. E succede poi che chi dispone di questo tipo di immaginazione, sia anche stato munito da madre natura di una buona dose di intraprendenza. Oggi qui parleremo di chi sognava di scrivere un fumetto con uno dei propri autori preferiti – che per inciso è un autore di fama mondiale – e ci è riuscito, mandandogli una cartolina. Oggi vi parleremo di come un poliedrico avvocato di Novara e un illustratore di Prato hanno potuto realizzare il loro desiderio, e scrivere un fumetto di Zio Paperone proprio con il compianto autore che si poteva fregiare del titolo di creatore del personaggio, il leggendario Carl Barks. Oggi vi parleremo della genesi di “The Pressed Dollars”, storia apparsa su Papersera a Natale del 2017, in occasione del 70° anniversario dalla creazione di Uncle Scrooge, realizzata da Antonio Costa Barbé e da Alessandro Santi, su sceneggiatura di Carl Barks. E vi parleremo anche di tutte quelle storie che questa si porta dietro, nascoste nello spazio bianco compreso tra una vignetta e l’altra.
Ma incominciamo da dove si conviene, ossia dall’inizio.
Nel 1992, Antonio Costa Barbé, per l'appunto avvocato di professione, ma capace di solcare molteplici campi della cultura e delle arti, decide di dare sfogo alla propria ammirazione nei confronti di Barks scrivendogli poche righe e inviandogli anche un nastro di proprie canzoni, alcune delle quali ispirate alle storie Disney che adora e che hanno per protagonista Paperone, ovviamente. La cosa sorprendente è che Antonio riceve nel giro di pochi mesi una risposta da Carl Barks. In questo modo, il ghiaccio è rotto e nel 1994 il nostro gli invia due "plot", due spunti per storie di paperi. Nello stesso tempo, anche il disegnatore di "The Pressed Dollars", Alessandro Santi, entra in contatto con Carl Barks, che ha la fortuna di incontrare prima nel noto locale ligure U Giancu, da sempre frequentato dal gotha del mondo del fumetto, e poi a Milano. Tuttavia, questo incontro subisce una brusca interruzione, nata da un malinteso, che lascia in Alessandro il rammarico di un'occasione perduta.
Ma il destino (e Carl Barks) serbava ancora una sorpresa per i due. Infatti, il Maestro legge i plot inviatigli da Costa Barbé e gli risponde in modo inatteso, con i suggerimenti per dare forma di storia a quegli spunti. Nel frattempo, Alessandro e Antonio diventano amici e scoprono di avere in comune la passione per le storie di Carl Barks. Da lì, il passo è breve e la volontà di trasformare in un albo la sceneggiatura scritta da Antonio grazie ai suggerimenti di Barks trova forma dieci anni dopo, grazie ai disegni di Alessandro Santi, che ha così modo di riannodare quel filo rimasto pendente anni addietro.
Ma di cosa parla “The pressed Dollars”?
L'idea alla base della storia è di quelle semplici e geniali al contempo, perché in effetti, almeno a livello inconscio, un interrogativo dovrebbe aver sfiorato la mente di ogni appassionato di Zio Paperone: se la sua ricchezza continuasse a crescere, date le sue indiscusse capacità e avarizia, dove potrà custodire i milioni di nuovi dollari incassati, visto che il deposito sembra sempre sul punto di esplodere, tanto è pieno? Ebbene, "The Pressed Dollars" fornisce a Paperone una consistente motivazione per risolvere il problema: il consiglio comunale di Paperopoli è intenzionato ad appioppare una sovratassa al nostro povero milionario, per l'incremento del volume occupato dal suo denaro. Per lui una vera tragedia, insomma. Ci penserà un fedele sodale di Paperone a fornire una soluzione apparentemente idonea a togliere dai guai il nostro taccagno preferito: Archimede gli viene in aiuto con ben due delle sue più recenti e riuscite invenzioni. Dapprima, gli fornisce un magnete in grado di impilare le monete una sull'altra, con il risultato di ridurre lo spazio da esse occupato. Ma siccome pare che per il consiglio comunale ciò non sia abbastanza, il geniale inventore fornisce a Paperone anche un raggio riduttore, capace per l'appunto di rimpicciolire le monete d'oro. Intorno a questo spunto iniziale gli autori costruiscono una narrazione che accompagna il lettore per quasi venti tavole, nelle quali imperversano gag comiche impersonate, oltre che da Paperone e da Archimede, anche dai loro acerrimi nemici, i membri della Banda Bassotti. Infatti, quale occasione migliore per loro, da sempre impegnati nell'intento di separare Paperone dal suo amato denaro, di questa, in cui le tonnellate di monete d'oro sono ridotte a dimensioni e peso di più semplice trasporto?
A partire da sinistra Antonio Costa Barbé e Alessandro Santi
Situazioni paradossali, giochi di parole e svolte impreviste si susseguono a un ritmo e con una leggerezza tali da far sembrare davvero questa storia completata pochi anni fa una di quelle che Carl Barks realizzava fino a qualche decennio prima, e che lo resero celebre. E anche il tratto felice di Alessandro Santi è perfetto nella rievocazione di quelle atmosfere, così che il lettore si trova ben presto calato in una sorta di classico istantaneo disneyano.
E così The Pressed Dollars, l’albo, consegna al lettore sia una vera chicca a fumetti che la storia della propria genesi, raccontata con la stessa semplicità con la quale i due autori italiani hanno avviato la collaborazione con un mostro sacro del fumetto mondiale, ossia inviandogli una cartolina. E' un albo dal contenuto prezioso, The Pressed Dollars: un atto d'amore tributato a un grande artista, capace a propria volta di prestare la propria arte senza riserve, e al contempo un monito a seguire le proprie passioni. Sia che vogliate abbandonarvi alla lettura di una storia disneyana dal sapore di una volta, sia che vogliate approfondire l’audace vicenda della sua creazione, vi consigliamo di procurarvi il numero di Papersera con The Pressed Dollars.
In più, vi diciamo anche che il prezzo di copertina è devoluto a Save The Children.
In conclusione, qualunque sia il motivo per cui lo acquisterete, converrete con noi che ne sarà valsa la pena.
Articolo di Francesco Biroli