L'uomo dal Rinascimento

Martin Mystère

Speciale n.36 – estate 2019

Testi di Carlo Recagno

Disegni di Stefano Santoro e Giovanni Romanini

Leonardo da Vinci è stato, già durante la sua vita, un uomo famosissimo. Grazie ai suoi capolavori artistici, alle sue incredibili macchine, alle spettacolari ed elaborate scenografie, già nel cinquecento si parlava di lui in tutte le principali corti europee. La sua genialità, le sue bizzarre invenzioni, nonché il suo stravagante modo di vivere crearono fin da subito un alone di mistero attorno a questo personaggio, alone che si andò via via intensificando con il passare dei secoli dopo la sua morte. Un vero rebus culminato probabilmente nell'opera letteraria che più ne ha sfruttato e ingigantito questa atmosfera, per trasformarsi in un vero e proprio best seller internazionale con oltre 80 milioni di copie vendute, ovvero “Il codice da Vinci1” di Dan Brown.

Poteva un artista così eccentrico ed enigmatico non venir indagato dal detective dell'impossibile? Ovviamente no ed infatti il loro incontro avviene in occasione della celebrazione dei cinquecento anni dalla morte di Leonardo sullo speciale estivo intitolato appunto: “L'uomo dal Rinascimento” e in questo mese in edicola. A differenza delle esagerate trasmissioni televisive di Giacobbo2, che tentano di trovare un inedito enigma anche nella polvere che si annida tra le fughe delle piastrelle di casa, la serie fumettistica di Martin Mystère, pur giocando fin dalle sue origini sul fascino delle incognite archeologiche e dei dogmi più ancestrali, ha sempre saputo prendersi anche in giro, interpretando il proprio ruolo di lettura di svago, con ironia e divertimento. Caratteristica che è divenuta sempre più marcata con il passare degli anni, probabilmente con la maturazione del suo creatore nonché deus ex machina, vero maestro e genio del fumetto contemporaneo, Alfredo Castelli. Non mancano nella serie del detective dell'impossibile argomenti tragici e drammatici ma, sopratutto negli speciali estivi, proprio per giustificare (e/o giocare) sul fatto che fossero degli “speciali”, perché venivano distribuiti in edicola nel periodo delle vacanze, le avventure sono state sempre trattate con una particolare verve ironica, complici anche i ricorrenti personaggi di questo appuntamento annuale: la bella e svampita spogliarellista Angie, che chiama sempre “Martycaro” il protagonista della serie; i due combina guai Dee e Kelly (lontani discendenti dei negromanti John Dee e Edward Kelley). Una particolare miscela di mistero, avventura, azione, divertimento e gioco meta-linguistico che hanno reso gli speciali estivi dei veri e propri albi “speciali” (e perdonateci la ridondanza del termine).

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In questo caso alla macchina da scrivere troviamo uno dei più importanti sceneggiatori della casa editrice milanese, nonché della testata del detective dell'impossibile: Carlo Recagno. L'autore, soprattutto all'inizio della storia, si diverte moltissimo a strizzare l'occhio al lettore compiacente ed abilmente educato in tutti questi anni di fedele lettura, giostrando con le peculiarità di questo fumetto. Le didascalie ad esempio, diventano volutamente pletoriche e ripetitive, ricordando che la storia è ambientata nell'universo parallelo descritto nell'albo n. 294 “Ricordi dal futuro”. Gli aspetti citazionistici e meta-linguistici (ad esempio a pag.34 compare addirittura lo stesso scrittore seduto al computer mentre scrive la sceneggiatura della storia). I riferimenti ad altri personaggi della scuderia bonelli come Dylan Dog. Il sovvertimento dei ruoli dei comprimari, giustificato dal fatto che la vicenda si svolge in un altro mondo. Gli accorgimenti narrativi spesso gratuiti che si auto-giustificano proprio perché ritornano in maniera quasi ossessiva (ad esempio Angie che si spoglia in ogni occasione).

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In questo universo alternativo il grande artista Leonardo da Vinci non ha mai avuto modo di creare le proprie opere a causa di un terribile incidente che gli è accaduto da piccolo, nei pressi di Vinci dov'è cresciuto. Non è solo questo a differenziare questa realtà alternativa dal nostro mondo, se recuperate gli albi arretrati scoprirete che in questo cosmo ispirato ai romanzi di Jules Verne, il progresso scientifico e tecnologico si è sviluppato in maniera differente rispetto alla nostra società; la prima Guerra mondiale è stata vinta grazie a dei soldati robot; una terribile dittatura ha dominato e controllato la società per lungo tempo e i computer sono stati inventati all'inizio del Ventunesimo secolo. La mancanza dell'impronta di Leonardo nella storia di questa società non è indifferente, ma soprattutto è il suo spirito, così forte e determinante, a non poter accettare di non esser vissuto. Per questo, e per una serie di circostanze “misteriose” che ovviamente non vi sveliamo per non essere accusati di spoilerarvi la lettura, lo spirito del grande genio rinascimentale si concretizza sulla luna. Perché proprio sul satellite terrestre? Ovviamente non per un caso, come sapientemente ci rivela e sottolinea il luminoso Alfredo Castelli nell'introduzione al volume. Quest'anno ricorrono, oltre all'anniversario della morte di Leonardo, anche i cinquant'anni dello sbarco sulla Luna, avvenuto per la precisione il 20 luglio 1969. Ed è proprio per questa ragione che l'albo si apre con una missione esplorativa sul satellite lunare (rimembrando vagamente le pellicole di Aliens) per scoprire che fine hanno fatto le precedenti spedizioni scomparse inspiegabilmente. Se Guzzanti su Marte3 ci ha messo i fascisti, Recagno sulla luna ci inserisce dei terribili vampiri alieni! Shakerate il tutto e a questo punto lo spettacolo non può che cominciare! Buona lettura.

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Note:

1Dan Brown, Il codice Da Vinci, traduzione di Riccardo Valla, collana Omnibus, Arnoldo Mondadori Editore, 2004, pp. 524, ISBN 88-04-52341-7.

2Roberto Giacobbo (Roma, 12 ottobre 1961) è un giornalista, conduttore televisivo, autore televisivo, documentarista e scrittore italiano. È stato anche docente di Teoria e tecnica dei nuovi media alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Ferrara.

3“Fascisti su Marte” è un film del 2006 diretto da Corrado Guzzanti e Igor Skofic, produzione Fandango, Studio Uno, Kipli Entertainment.

Copyright Sergio Bonelli editore 2019.


 

Ulteriori approfondimenti:

Scheda personaggio: Martin Mystère