Topolin e il dono dell’Accademia

Soggetto e sceneggiatura di Alessandro Sisti

Disegni di Giorgio Cavazzano

Topolino n. 3249 di febbraio 2018

In occasione della mostra “Canova, Hayez, Cicognara – L’ultima gloria di Venezia” in corso presso le Gallerie dell’Accademia a Venezia, sul numero di fine febbraio di Topolino viene pubblicata la storia “Topolin e il dono dell’Accademia”. L’episodio si inserisce nel ciclo “La storia dell’Arte di Topolino”. L’esposizione veneziana è stata organizzata per festeggiare i duecento anni di apertura delle sale della collezione al pubblico. Il soggetto della storia a fumetti prende spunto da un fatto storico: nel 1817 l’imperatore d’Austria Francesco I° esige da Venezia (non più repubblica ma possedimento austriaco) una tassa di 10.000 zecchini. Il conte Leopoldo Cicognara, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, ha l’idea geniale di sostituire la somma richiesta con opere d’arte, che saranno note come l’ ”Omaggio delle Provincie Venete”. Fra gli artisti contattati figurano lo scultore Antonio Canova e il pittore Francesco Hayez. La tassa si trasforma così per la città italiana, in una forma di promozione turistica e culturale, puntando sul valore più grande di cui può godere il nostro paese e sicuramente anche la città della laguna veneta: l’Arte! Sono questi anni particolarmente felici e di rinascita culturale per la Serenissima. Nel 1815 erano stati riportati a “casa” da Parigi i cavalli di bronzo opera simbolo della basilica di San Marco e della città intera (la quadriga, opera scultorea del periodo romano, è stata portata nella repubblica marittima nel 1204, prelevandola dall’ippodromo di Costantinopoli, in seguito all’assedio e al saccheggio della città avvenuto l’anno prima durante la quarta crociata).

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Sulla base di questa vicenda storica, Sisti intreccia un giallo in cui il nostro Topolino, nei panni di un giovane studente dell’accademia, diviene come al solito l’investigatore che riuscirà a risolvere il caso. Al fianco del topo recitano i compagni di sempre: Pippo, nelle vesti di un pittore veneziano; Minni, che indossa i leggiadri vestiti di Minerva, la figlia del Direttore dell’Accademia; Gambadilegno, il terribile capo delle guardie austriache Holzbein. Ma ci sono anche nuovi character molto interessanti, alcuni di pura fantasia, altri che interpretano ruoli di personaggi storici come la moglie dell’imperatore, l’imperatrice Carolina Carlotta Augusta, Leopoldo Cicognara, Antonio Canova, Francesco Hayez.

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Chi poteva dipingere meglio la città di Venezia se non qualcuno che ci è nato, e che già in molte altre occasioni (disneyane e non*) ha dato prova della sua abilità nel rappresentare moli, corti, gondole e campielli: Giorgio Cavazzano!

Hanno collaborato alla storia anche Paola Marini (direttrice dell’Accademia), Fernendo Mazzocca (curatore della mostra), Roberto De Feo (curatore della mostra), Stefano Karadjov (esperto d’Arte).

* “L’uomo Ragno e il segreto del vetro” di Tito Faraci e Giorgio Cavazzano, Marvel - Panini comics, 2003.

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