Italia ride
L'avventurosa epopea del fumetto comico italiano del dopoguerra
Luca Boschi
ANAFI Associazione Nazionale Amici del Fumetto e dell’Illustrazione
Se avete un'età che si aggira attorno ai 50/70 anni sicuramente avete passato molto del tempo della vostra infanzia a leggere fumetti. E probabilmente a leggere fumetti comici come Topolino, Tiramolla, Geppo e molti altri. Il libro che vi stiamo per presentare è “dedicato ai bambini di ogni età che hanno imparato a leggere dai fumetti”. Si tratta del volume intitolato “Italia ride1”, scritto da una penna che ne assicura la serietà e profondità di analisi: il grande Luca Boschi, forse la firma più autorevole fra i critici del mondo fumettistico. L'opera, in tiratura limitata, non si trova in commercio ma è riservata ai soci dell'ANAFI (per saperne di più www.amicidelfumetto.it/). L'obiettivo della pubblicazione è chiaramente esplicitato nell'introduzione di Luca Boschi: il tipo di pubblicazioni a cui ci si riferisce, il fumetto comico italiano del dopoguerra, hanno fatto la storia del fumetto italiano, sono state lette e sognate da centinaia di migliaia di bambini, su di esse si sono costruite le basi dell'editoria e della cultura del nostro paese, ma oggi sono completamente dimenticate. Non sono ricordate nelle riviste di settore (cartacee o digitali), non vengono ristampante in collezionabili, anastatiche o altre forme, non sono minimamente ricordate ne considerate dal mondo fumettistico stesso che ne considera i personaggi e la tipologia di pubblicazione come cosa ormai superata. Gli enti pubblici, come le biblioteche, che avrebbero il compito legale di custodirne traccia, almeno per il valore storico (se non per quello artistico e culturale che continua ad essergli negato) non si occupano di loro. Se ne rimane qualche sparuta traccia è solo grazie a pochi appassionati collezionisti che, con molta fatica, ricercano nei mercatini dell'antiquariato o su Ebay le copie ormai quasi introvabili e rovinate, per cercare di ricostruirne l'intera linea editoriale. Proprio grazie all'aiuto di questi appassionati, di vecchi autori ed editori (i pochi ancora vivi), Luca Boschi ha ricomposto, attraverso un lavoro accurato e certosino durato oltre trent'anni, i frammenti di un pezzo fondamentale della nostra storia.
Il volume parte dalla pubblicazione del Topolino in formato tascabile (aprile 1949) da parte di Arnoldo Mondadori, grazie all'adattamento alle macchine di stampa del Reader’s Digest, e arriva agli anni settanta, prima della nascita delle riviste (in particolare con Linus nel 1965 che ospitava le firme di Umberto Eco, Oreste del Buono, Elio Vittorini) che mutarono il modo di considerare il fumetto, conferendo ad esso finalmente un riconoscimento culturale ed artistico. In oltre trecentoventi pagine viene ripercorsa, in maniera dettagliata e a volte aneddotica, la storia dell'editoria comica a fumetti di un ventennio.
All'inizio degli anni cinquanta le edicole italiane vennero invase da simpatici e buffi animaletti antropomorfi emuli di Topolino, come Il principe Lupettino, Leondoro, Tegamino, Orsettino, Volpetto, Miciolino, Frugolino, il coniglietto Celestino (per citarne solo alcuni che Boschi ha elencato con perizia e precisione) e poi a seguire tutti gli altri personaggi come Pinocchio, Braccio di Ferro, il canguro Birimbo, Piccolo Crockett e Argentovivo, il cagnolino Sammy, Tiramolla, Picchiarello, Serafino, Nonna Abelarda, Geppo, Provolino, Pepito, ecc...
Fondamentale è l'analisi delle grandi riviste che hanno segnato un'era di sogni ed emozioni come l'Intrepido, il Monello, il Vittorioso, Marc'Aurelio, Bertoldo, Cucciolo e molte altre. Ma Luca Boschi non si limita alle testate più famose: da buon storico analizza e ricorda anche i pocket più effimeri e di breve durata o le pubblicazioni sponsorizzate come Il Giornalino Mio, voluto dall’industria casearia Locatelli.
Essenziale il ruolo delle grandi matite che hanno dato vita a quegli innumerevoli caracters. Ricordiamo ad esempio Michele (Michelangelo) Rubino, Marco Rota, Albe (Alberto Catalani), Perogatt (Carlo Peroni), Benito Jacovitti, Giuseppe Perego, Mario Fantoni, Giovan Battista Carpi, Lorenzo Castellari, Giancarlo Agnello... nomi che, in alcuni casi sono, purtroppo quasi dimenticati e comunque mai abbastanza valorizzati.
Per tutti i nostalgici lettori, per tutti coloro che non hanno ancora dimenticato i sogni da bambino, questo volume è assolutamente imperdibile. Una pietra miliare assolutamente indispensabile per ogni collezionista e cultore del buon fumetto.
Note:
1“Italia ride” riprende il nome di una rivista umoristica il cui primo numero uscì il 31 marzo 1900 con cadenza settimanale. Diretta da Amilcare Zamorani, con la direzione artistica del caricaturista Nasica (al secolo Augusto Majani), insieme a collaboratori tra cui Marcello Dudovich, Franz Laskoff, Luigi Bompard, Adolfo Magrini, Telemaco Signorini, Capuana, Lipparini e Telemaco Signorini.
Ulteriori approfondimenti:
Scheda autore: Boschi Luca