Polvere di fata
Collana Le Storie, n. 57
Giugno 2017
Giovanni Di Gregorio, Alessia Fattore, Maurizio Di Vincenzo
La collana Le Storie della Sergio Bonelli editore, fortemente voluta da Mauro Marcheselli, ed ora diretta da Gianmaria Contro, è una vera palestra per rodare e testare nuovi autori, ma soprattutto per sperimentare nuovi sviluppi narrativi, pur rimanendo nei canoni dell'avventura disegnata che caratterizza la tradizione delle edizioni della casa milanese. Essendo albi autoconclusivi di 114 pagine, non vi è più il vincolo della serialità a frenare gli sviluppi narrativi e le possibilità offerte ai vari personaggi. L'autore è' più libero di provare modalità narrative fuori dagli schemi istituzionali, indagare tematiche, ambientazioni e situazioni, senza preclusioni di tema o character. Per il lettore è una gioia leggere ogni mese un nuovo racconto, una volta ambientato in un medioevo fedelmente ricostruito da un punto di vista storico, il mese successivo ritrovarsi catapultati in una vicenda che si svolge su un pianeta lontano o in un'atmosfera più fantascientifica. Ciò che accomuna Le Storie, ed in questo si rimane fedeli al marchio consolidato della fabbrica di sogni Bonelliani, sono le vicende di uomini comuni che per qualche motivo diventano eroi. E quegli uomini siamo noi stessi lettori.
Nell'albo in edicola questo mese lo sceneggiatore Giovanni Di Gregorio, reinterpreta a suo modo un classico della letteratura: Peter Pan. L'operazione di riscrittura dell'opera di James Matthew Barrie in una chiave decisamente meno sdolcinata rispetto alla versione disneyana, anzi cruda e crudele, dove personaggi e situazioni del classico racconto diventano metafora dei vizi e delle crudeltà dell'uomo e della società, è' già stata più volte sperimentata. Nel campo del fumetto ad esempio nel bellissimo "Peter Pan" di Loisel, che giustifica le marachelle dell'eterno bambino scapestrato con il mistero di un terribile omicida. Di Gregorio trasforma Peter in un venditore di "Polvere di fata" la droga che incomincia a devastare la popolazione londinese di inizio novecento. I bambini che la prendono per "volare" non fuggono dalla rigida moralità degli adulti, quanto piuttosto dalla tragica realtà della vita: povertà', emarginazione, sfruttamento, prostituzione. Ma la società bene non vuol vedere questa parte sporca della città, I dock dove neppure la polizia vuole infilarsi. E così la città' non vede e se non vede non crede all' "isola che non c'è", il luogo segreto dove si rifugia Peter con la sua banda di teppisti scappati di casa o che casa e famiglia non hanno mai avuto.
Il protagonista del racconto bonelliano è un giovane fotografo che per lavoro ritrae gli omicidi per la polizia. Arthur, questo il suo nome, è un ragazzo timido e riservato, non riesce a guardare negli occhi la miseria del mondo che lo circonda ed allora per farlo utilizza le lenti dei suoi obiettivi. Ma per amore dovrà trovare il coraggio di affrontarla a viso aperto la vita e la morte. Si, perchè a Londra c'è uno spietato assassino che miete vittime ogni notte, arriva con una nave nella nebbia, è attorniato di tetri corvi che ricordano gli "Uccelli" di Hitchcock ed uccide la sue vittime con un affilato uncino che ha al posto di una mano.
E poi c'è lei, la regina di Londra: la nebbia. E' lei ha conoscere tutte le verità della citta', a nascondere nelle sue coltri banditi ed assassini, a svelare pian piano, a tratti, verità e menzogne. Alessia Fattore e Maurizio Di Vincenzo La rappresentano in maniera eccezionale: trasformano la tecnica del ripasso a china per poter donare alla nebbia la giusta profondità, il mistero di ciò che c'è e di ciò che non si vede. I personaggi in primo piano sono dettagliati con un segno deciso; le sagome che iniziano ad essere avvolte nella nebbia vengono rigate, graffiate con la stessa sapiente manualità di Dino Battaglia ed infine tutto si disfa, perde, dissolve in un sottile tratteggio che ci ricorda la grafia di Freghieri. Il risultato è fortemente espressivo, e iriesce a calare il lettore appieno nell'atmosfera e nella logica del racconto.
Infine, o meglio all'inizio, come sempre, ad aprire il volume una splendida ed evocativa copertina del maestro Aldo Di Gennaro.
Si, Le Storie sono proprio delle ottime storie!
Copyright Sergio Bonelli Editore 2017
Ulteriori approfondimenti:
Scheda autore: Di Gregorio Giovanni
Scheda autore: Fattore Alessia
Scheda autore: Di Vincenzo Maurizio