INTERVISTA A GIANMARCO FUMASOLI

- Bugs comics nasce nel 2014 strutturandosi su quattro percorsi differenti: una casa editrice; una scuola di fumetto; una scuola specializzata nei games; un'agenzia di comunicazione che utilizza il fumetto come medium principale. Ci potete illustrare il vostro progetto?

Il progetto BUGS consiste nel declinare il fumetto attraverso tutte le sue possibilità, dando vita a una realtà che possa, da un lato, produrre e, dall'altro, studiare le potenzialità del mezzo, preparando con estrema attenzione e impegno quelli che saranno gli autori del futuro. Il fumetto, oggi, vive indubbiamente una nuova primavera e in quest'ottica va affrontato. Tra qualche anno Bugs toccherà ed esplorerà in modo capillare i vari aspetti del “fumettomondo”, con l'obiettivo di partecipare attivamente alla rivalutazione del fumetto italiano sia nel nostro paese che all'estero.

- Perchè Bugs? Immaginiamo derivi dalle atmosfere e dai temi dei vostri fumetti...

Bugs vuol dire “insetti” e in natura gli insetti sono la classe di animali che conta il più grande raggruppamento di specie esistenti, con circa un milione di esemplari. La particolarità degli insetti è quella di avere ognuno il proprio ruolo e, se venissero a mancare, s'innescherebbe un processo che metterebbe a rischio l'intero ecosistema. In BUGS succede più o meno la stessa cosa: ognuno di noi svolge il proprio lavoro nel rispetto degli altri ruoli e concentrandosi su ciò che è più bravo a fare, senza subire interferenze esterne.

Il nome ci è venuto quasi naturale.

samuel stern uno

- Da un punto di vista editoriale, pur identificandovi con una linea editoriale e scelte stilistiche precise, state sperimentando differenti target: adulti (libreria), bambini (libreria), adulti edicola. Quali saranno le vostre strategie editoriali per il futuro?

Uno dei capisaldi della BUGS, da sempre, è "Non è importante cosa racconti ma come lo racconti".

La nostra intenzione è quella di proseguire nell'ampliare il nostro catalogo, continuando a raggiungere differenti lettori con differenti fumetti che, comunque, abbiano in comune il nostro modo di raccontare e di approcciare lo storytelling. La crescita in tutti i settori che stiamo affrontando è la sola strategia editoriale da seguire in questa fase, e prevede il coinvolgimento di nuovi autori e l’apertura di nuove strade e di nuovi orizzonti.

- Il personaggio di Samuel Stern ci ha piacevolmente colpiti perchè si propone in maniera totalmente diversa dai classici eroi dei fumetti: affronta i suoi avversari (demoni) senza usare super-poteri o armi spettacolari bensì parlando, cercando di capire i loro punti deboli e le motivazioni che hanno creato quella situazione. Inoltre ha il coraggio di prendersi sulle spalle la responsabilità delle sue azioni e anche le colpe degli altri. Un valore che nella nostra società sembra ormai dimenticato, a partire dai nostri politici che dovrebbero invece incarnare nel loro mandato questo obiettivo, via via fino al lavoro più umile o al mondo della scuola. Viviamo in una società che è sempre più egoistica. Stern sembra (almeno nel primo numero) proporre un'alternativa, per quanto decisamente controcorrente. E' questo uno dei capisaldi del personaggio?

Questa è un’ottima domanda perché centra un punto molto importante di Samuel Stern. Oggi tutti siamo contemporaneamente accusatori e accusati: attribuiamo colpe o ci vengono attribuite in base al nostro comportamento quotidiano. Tuttavia non pensiamo mai che la colpa sia nostra. Difficilmente ci riteniamo responsabili di quello che avviene attorno a noi, eppure in qualche modo lo siamo, come chiunque altro contro il quale puntiamo il dito. La riscrittura che io e Massimiliano Filadoro abbiamo affrontato per gettare le basi della mitologia demoniaca di Samuel Stern si muove proprio in questa direzione. I demoni sono figli dell'uomo e, in quanto tali, nascono presumibilmente dalle nostre responsabilità. Ognuno di noi, così come i protagonisti delle storie di Samuel, sarà chiamato a guardarsi dentro e a capire quali siano i propri demoni.

samuel stern due

- Quali avventure potremo leggere nei prossimi numeri: quali problemi e/o mostri affronterà Samuel Stern?

Il fatto di puntare su una caratterizzazione approfondita dei personaggi che si alterneranno nello scenario narrativo di Samuel Stern ci permetterà di dare vita a qualsiasi mostro la mente e i sentimenti umani possano essere in grado di partorire. Ogni sentimento, ogni angoscia taciuta, ogni paura o terrore che si nascondono sotto la nostra pelle, possono rivelarsi un comodo incubatore dal quale far nascere un demone. Ogni futuro numero di Samuel non solo prevede differenti nemici da affrontare ma anche un diverso impianto narrativo che si snoderà tra molteplici problematiche.

- Quali sono gli autori al lavoro sulla serie (sceneggiatori e disegnatori)?

Le prime storie della serie sono scritte a quattro mani da me e da Massimiliano Filadoro.

Per la scrittura lo staff di Samuel Stern prevede inoltre la presenza di autori come Luca Blengino, Davide La Rosa, Andrea Guglielmino, Francesco Vacca e Giuseppe Congedo. Altri ancora sono al lavoro su storie di prossima pubblicazione.

Parlando dei disegnatori il numero uno è firmato da Luigi Formisano, il numero due, “Il mausoleo nero” da Luca Lamberti. In seguito, "in ordine di apparizione" vedremo all’opera Marco Perugini, Ludovica Ceregatti, Luca Colandrea, Riccardo Randazzo, Paolo Antiga, Pietro Vitrano, Valeria Burzo, Stefano Manieri, Lisa Salsi, Luigi Zagaria, Matteo Mosca, Salvo Coniglione e Antonio Mlinaric.

samuel stern tre

- Samuel Stern è un progetto coraggioso che si propone al mercato delle edicole, in un momento di forte crisi. Da pochi giorni c'è stato uno sciopero nazionale degli edicolanti. Il calo dei lettori è impressionante (si parla per i quotidiani del 70%). Per il fumetto la situazione è leggermente diversa, ma in realtà i risultati migliori si vedono più sul mercato librario. Siete distribuiti su tutto il territorio nazionale? Su quante edicole? Qual è la vostra tiratura? Quale obiettivo di vendite vi siete prefissati di raggiungere come punto di pareggio?

Secondo noi la crisi attuale è legata anche al fatto che si tende a non produrre più per una certa tipologia di punti vendita. Quando parliamo di come si muovono correttamente i numeri nel mercato librario, generalmente non prendiamo mai in considerazione il fatto che gli autori stessi sono ormai abituati a scrivere per quel mercato e affrontano, invece, con difficoltà una serialità da edicola. Occorre tornare a imparare a scrivere per i lettori e meno per noi stessi (che comunque siamo anche lettori) e questo potrebbe fare la differenza.

Non è semplice affrontare un personaggio come Samuel Stern, così come qualsiasi altro personaggio seriale, perchè non siamo più abituati a raccontare in quest'ottica e se c'è crisi di idee per quel settore, c'è crisi di vendite. Insomma, è un cane che si morde la coda. Se i risultati migliori vanno nella direzione del mercato librario è perchè si ha poca voglia di scrivere correttamente per il mercato delle edicole. Tutto qui.

Parlando di numeri Samuel Stern ha una copertura nazionale, quindi arriviamo in tutte le edicole. L'obiettivo di vendita e il punto di pareggio fanno parte di un discorso che potremo affrontare successivamente all'uscita dei primi quattro/cinque numeri. Di norma una serie regolare deve stabilizzarsi e andare a regime. Sulla base delle uscite successive al quarto numero sarà possibile fare dei bilanci e avere una visione più completa di come stanno andando le cose.

- Per varare una serie a fumetti mensile bisogna preparare un numero cospicuo di albi prima di partire. Quanti ne avete in lavorazione e fino a che numero uscirete, per valutare la risposta del pubblico?

Al momento ci sono in lavorazione una ventina di numeri, ciascuno in fasi diverse di realizzazione. Alcuni albi sono stati ultimati, altri sono ancora in fase di disegno o di scrittura. Non ci siamo dati un limite rigido per valutare la risposta dei lettori. Faremo, però, quanto è possibile per allinearci a quella risposta e garantire alla serie una certa continuità. Ovviamente l'obiettivo è di avere tanti lettori che seguono le avventure del libraio di Edimburgo e, quindi, stiamo lavorando sull’onda dell'entusiasmo e della passione che proviamo per il nostro lavoro.

- Nel primo numero di Samuel Stern ci sono delle forti somiglianze alla serie Samuel Sand creata da Giovanni Barbieri, Marco Abate e Antonio Sarchione nel 1996, e pubblicata dalla casa editrice Star Comics. I personaggi di Samuel Sand poi comparvero nella serie di Lazarus Ledd. E' solo un caso? Oppure è una strategia precisa?

Oddio, in realtà è solo un caso.

Intervista a cura della redazione dello Sciacallo Elettronico.

samuel stern quattro


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