AI - Andrea Rotondo ci parla dell'intelligenza artificiale
Negli ultimi mesi sulla rete si è acceso un forte dibattito rispetto all'utilizzo dei software di Intelligenza artificiale (AI) per la produzione di immagini. Ormai l'intelligenza artificiale si è sviluppata moltissimo raggiungendo traguardi incredibili fino a poco tempo fa e venendo impiegata sempre di più in svariati campi del lavoro. Diversi artisti stanno utilizzando queste applicazioni per la generazione di illustrazioni e fumetti, con risultati indubbiamente sorprendenti. Si è così creata una forte contrapposizione tra chi è a favore di queste nuove applicazioni, vedendo in esse un nuovo sviluppo tecnico e linguitico anche in campo espressivo, e chi al contrario, è assolutamente restio e contrario al loro utilizzo, condannando queste pratiche per uso illecito del copyright oltre che per scarsa originalità. Per approfondire l'argomento abbiamo intervistato un esperto del settore: Andrea Rotondo, che da oltre trent'anni si occupa professionalmente di digitale e multimedia, in particolare ultimamente specializzandosi proprio nella realtà virtuale e nell'intelligenza artificiale.
Cosa sono le immagini generate dall’intelligenza artificiale, più comunemente indicata con l'acronimo AI?
Le immagini generate dall'intelligenza artificiale sono immagini create utilizzando algoritmi di apprendimento automatico. Questi algoritmi utilizzano dati di input, come fotografie o disegni esistenti, per generare nuove immagini che possono sembrare realistiche o completamente immaginarie. Ci sono diversi metodi per generare immagini con l'AI, tra cui la generazione condizionale, la generazione non supervisionata e la generazione basata sull'apprendimento profondo.
Chi è contrario all'l'utilizzo di questi software in ambito professionale sostiene che siano lesi i diritti di copyright, è vero?
Sì, ci sono preoccupazioni riguardo alla possibilità che le immagini generate dall'IA possano violare i diritti di copyright. Poiché queste immagini sono create utilizzando dati di input esistenti, c'è il rischio che possano essere considerate come una forma di riproduzione non autorizzata delle opere originali. Inoltre alcune preoccupazioni sono anche legate all'utilizzo di queste immagini generate dall'IA per scopi fraudolenti, come ad esempio utilizzare immagini di persone che non hanno autorizzato l'utilizzo della loro immagine, o utilizzare immagini generare per creare notizie false o contenuti per adulti. Ad ogni modo, le questioni legate all'utilizzo delle immagini generate dall'IA e alla violazione dei diritti di copyright sono complesse e in evoluzione. Va sottolineato che attualmente NON c’è stata violazione del copyright per diversi motivi. Il primo fra tutti la legge relativa al FAIR USE. Il Fair Use è un principio del diritto d'autore degli Stati Uniti che consente l'utilizzo limitato e parziale di un'opera protetta da copyright senza l'autorizzazione del titolare del copyright. Il Fair Use è stabilito dalla legge statunitense (Sezione 107 del Copyright Act del 1976) e consente l'utilizzo di materiale protetto per scopi come la critica, la parodia, la ricerca, l'insegnamento, la divulgazione di notizie e altri usi simili. Il Fair Use è un concetto molto importante perché consente agli utenti di utilizzare il materiale protetto per scopi leciti senza dover chiedere il permesso del titolare del copyright. Non esiste una definizione precisa di Fair Use e determinare se un dato utilizzo sia fair use dipende dalle circostanze specifiche e dalle quattro fattori enunciati dalla legge:
- Scopo e carattere dell'utilizzo, compreso se l'utilizzo è di tipo commerciale o no-profit
- Natura dell'opera protetta
- Quantità e qualità della porzione utilizzata in relazione all'opera protetta come un intero
- Effetto dell'utilizzo sull'eventuale mercato o sul valore dell'opera protetta.
Questi fattori non sono sempre facili da valutare e spesso dipendono dalle circostanze specifiche di ogni caso. In generale, se un'opera viene utilizzata in un contesto critico, educativo o di ricerca, c'è maggiore possibilità che l'utilizzo venga considerato Fair Use, mentre se l'opera viene utilizzata per scopi commerciali, la possibilità che l'utilizzo venga considerato Fair Use è più bassa.
In Italia non esiste una normativa esplicita per il Fair Use, l'utilizzo di opere protette è regolato dall'articolo 70 del Codice della Proprietà Industriale Italiano, che stabilisce il cosiddetto "uso legittimo" e regola quindi gli utilizzi consentiti per fini diversi dalla riproduzione economica dell'opera e diversi dalla esposizione al pubblico senza scopo di lucro. In realtà se si vuole EVITARE che le AI utilizzino le nostre immagini per essere istruite, allora su ogni immagine bisogna specificare con un testo facilmente leggibile che l’immagine NON deve essere usata per l’istruzione di AI.
E' possibile che i software di AI sostituiscano o comunque rubino spazi professionali ai disegnatori di fumetti e agli illustratori?
C'è un dibattito in corso riguardo all'effetto che l'IA potrebbe avere sui lavori legati alla creazione di immagini, come quelli dei disegnatori di fumetti e degli illustratori. Da un lato, alcuni sostengono che le tecnologie di intelligenza artificiale potrebbero aiutare questi professionisti a creare immagini più complesse e realistiche, o a generare contenuti più velocemente, liberando così tempo per la creatività. D'altra parte, c'è preoccupazione per la possibilità che l'IA possa sostituire gli artisti umani in alcune attività, come la creazione di disegni o illustrazioni standard o ripetitive. Inoltre c'è la preoccupazione che l'IA potrebbe generare immagini che siano troppo simili a quelle create da artisti umani, creando così confusione riguardo all'autenticità e alla protezione dei diritti d'autore. E' importante sottolineare che l'IA è uno strumento, e come tale può essere utilizzato in modo creativo o meno. Attualmente il consiglio che posso dare è di utilizzare l’AI SE ci permette d’avere un risparmio di tempo con un risultato migliore.
I software di AI possono creare opere d'arte?
Prima di tutto bisognerebbe definire ARTE. La generazione di opere d'arte da parte dei software di intelligenza artificiale è un argomento controverso. Alcuni sostengono che l'IA non può creare vera arte perché non ha la capacità di provare emozioni e di esprimere sentimenti umani, che sono componenti fondamentali dell'arte. Altri invece sostengono che l'IA può creare arte, utilizzando algoritmi in grado di generare immagini e suoni esteticamente interessanti. L'IA può essere utilizzata per generare immagini, suoni e altre forme di arte utilizzando tecniche di apprendimento automatico. Ad esempio, si può utilizzare una rete neurale per generare immagini nuove basate su un set di immagini esistenti o addirittura generare nuove musica, testi e persino film. Già in alcuni studios molto importanti l’AI viene usata da qualche anno. Adesso è diventata MAINSTREAM e “spaventa”. Ci sono alcuni esempi di opere d'arte generate dall'IA che sono state esposte in mostre d'arte e vendute a prezzi elevati. Tuttavia, queste opere sono spesso considerate come dei curiosi esperimenti tecnologici piuttosto che delle vere e proprie opere d'arte.
In quali altri ambiti sono utilizzati i software AI?
I software di intelligenza artificiale sono utilizzati in una vasta gamma di ambiti, alcuni dei quali sono:
- Riconoscimento vocale e immagini: i software di IA sono utilizzati per riconoscere e tradurre il linguaggio parlato, per riconoscere volti e oggetti in immagini e video, e per descrivere contenuti delle immagini a persone non vedenti.
- Commercio elettronico e marketing: i software di IA sono utilizzati per personalizzare le raccomandazioni per i clienti, per automatizzare la risposta alle domande frequenti e per analizzare i dati sui clienti per prevedere i loro bisogni e preferenze.
- Robotics e automazione industriale: i software di IA sono utilizzati per controllare e automatizzare la produzione e le operazioni in fabbriche e stabilimenti, per migliorare la sicurezza e l'efficienza nei processi produttivi.
- Salute: i software di IA sono utilizzati per analizzare grandi quantità di dati sanitari per identificare tendenze e modelli, per fornire supporto alle decisioni mediche, per aiutare nella diagnosi delle malattie e per sviluppare nuovi farmaci.
- Trasporti e logistica: i software di IA sono utilizzati per ottimizzare i percorsi dei veicoli, pianificare gli orari e gestire le scorte, per prevedere e prevenire i guasti ai mezzi di trasporto.
- Finanza e banche: i software di IA sono utilizzati per analizzare i dati finanziari, per prevedere i mercati azionari, per identificare frodi e per automatizzare la gestione dei conti.
Quali sono i più importanti software per la creazione di immagini tramite l’intelligenza artificiale?
Ci sono diverse tecnologie di intelligenza artificiale che possono essere utilizzate per generare immagini. Tra i software di IA più comuni utilizzati per la creazione di immagini ci sono:
- GAN (Generative Adversarial Networks): un algoritmo di generazione immagini che utilizza due reti neurali, una generativa e una discriminativa, per generare immagini realistiche a partire da un dataset di immagini esistenti.
- Midjourney: un algoritmo sviluppato capace di generare immagini e persino testo a partire da una singola parola di input.
- DeepDream: un software open-source sviluppato da Google che utilizza una rete neurale per generare immagini a partire da un dataset di immagini esistenti.
- Prisma: un'app mobile che utilizza l'IA per trasformare le immagini in stile artistico, utilizzando una tecnologia basata su GAN.
- StyleGan: un algoritmo generativo sviluppato dall'AI lab di Nvidia, si è dimostrato molto versatile per la generazione di immagini di volti realistici.
- DALL-E: un algoritmo sviluppato da OpenAI capace di generare immagini e persino testo a partire da una singola parola di input.
Questi sono solo alcuni esempi dei software più utilizzati per la generazione di immagini tramite IA, esistono molte altre tecnologie e software disponibili, sia open-source che proprietari, che possono essere utilizzati per generare immagini con l'IA.
Come funzionano praticamente questi algoritmi come Midjourney o Dall-e? Come si interfaccia e opera l'utente con essi?
Midjourney e DALL-E sono entrambi software di generazione di immagini basati sull'IA, che utilizzano reti neurali per generare immagini nuove a partire da un set di immagini esistenti.
Midjourney è un algoritmo di generazione condizionale che utilizza un modello di rete neurale per generare immagini nuove a partire da un'immagine di input e un testo di descrizione. L'utente può fornire un'immagine esistente e una descrizione testuale del tipo di immagine che vorrebbe generare, e l'algoritmo genera un'immagine nuova che soddisfa la descrizione.
DALL-E invece è un generativo basato su una rete neurale trasformazionale, utilizza un dataset immenso di immagini e testi e con una singola parola o frase descrittiva in input genera immagini o testi associati a quell'input.
Entrambi questi algoritmi sono generalmente utilizzati come software di libreria e non sono progettati per essere utilizzati direttamente dall'utente. L'utente fornisce l'input (immagine o testo) al software e l'algoritmo genera l'output (immagine generata o testo generato). È possibile utilizzare l'interfaccia web o tramite API per interfacciarsi con questi software, o utilizzare un framework di sviluppo come TensorFlow per implementarli nella propria applicazione.
Secondo te quali vantaggi possono dare al professionista dell'immagine l'utilizzo di questi software e come cambierà in tal senso nel futuro questa professione?
L'utilizzo dei software di intelligenza artificiale può offrire molti vantaggi ai professionisti dell'immagine, tra cui:
- Velocità e efficienza: i software di IA possono aiutare i professionisti dell'immagine a generare immagini più velocemente e con maggiore efficienza, liberando così tempo per la creatività e la progettazione.
- Miglioramento della qualità: i software di IA possono utilizzare algoritmi avanzati per generare immagini più realistiche e complesse, offrendo ai professionisti dell'immagine nuove opportunità per la creazione di contenuti di qualità.
- Personalizzazione: i software di IA possono essere utilizzati per generare immagini personalizzate in base alle esigenze specifiche dei clienti, offrendo ai professionisti dell'immagine nuove opportunità per differenziarsi dalla concorrenza.
- Analisi dei dati: i software di IA possono essere utilizzati per analizzare grandi quantità di dati sui clienti e sulle tendenze del mercato, fornendo ai professionisti dell'immagine informazioni preziose per la pianificazione e la creazione di campagne di marketing.
A mio parere, in futuro vedremo una maggiore integrazione dell'IA nella professione dell'immagine e probabilmente vedremo un cambiamento nel modo in cui i professionisti dell'immagine utilizzano e si interfacciano con queste tecnologie. Tuttavia, non credo che l'IA sostituirà completamente gli artisti umani, poiché questi ultimi possiedono abilità creative uniche, che l'IA non può ancora replicare, come la capacità di trasmettere emozioni e sentimenti attraverso le loro opere.
L'utilizzo di queste applicazioni cambierà il concetto di stile e di estetica?
L'IA può offrire nuove opportunità per esplorare e sperimentare con lo stile e l'estetica, permettendo ai professionisti dell'immagine di generare immagini nuove e uniche che non sarebbero state possibili con le tecniche tradizionali. Inoltre, l'IA può essere utilizzata per generare stili e estetiche personalizzate in base alle preferenze dei clienti, offrendo ai professionisti dell'immagine nuove opportunità per differenziarsi dalla concorrenza. Siamo di fronte ad un cambiamento Epocale. Dove l’AI prenderà sempre più piede in qualsiasi campo. Sta a noi decidere se usarla o meno, integrarla nel nostro Workflow e usufruire dei vantaggi o rimanere più tradizionalisti.
Le immagini di questo articolo sono state realizzate da Andrea Rotondo