E' morto Sergio Asteriti, per cinquant'anni disegnatore di Topolino
Il fumetto Disney italiano perde una delle sue firme più longeve e riconoscibili. A 94 anni, si è spento nella giornata di ieri Sergio Asteriti. Nato il 13 febbraio 1930 a Venezia, città che per trent'anni è stata la più efficace palestra fumettistica della penisola, appassionato di fumetti fin da bambino, aveva iniziato la sua carriera nel 1952, quando intraprese una collaborazione con Romano Scarpa, che aveva fondato un pionieristico studio d'animazione e non era ancora diventato il più grande autore Disney italiano.
Trasferitosi poi a Milano per iniziare la carriera di pubblicitario, dopo soli due anni si vede costretto a rivedere i suoi piani, a causa del fallimento della società per la quale lavorava. Ironia della sorte, se non fosse stato per il crack della società probabilmente Asteriti non avrebbe verso l'universo fumettistico a tempo pieno, privando il nostro paese di una delle più rappresentative ''matite'' degli ultimi decenni. Abbandonata la pubblicità, infatti, inizia a collaborare per le Edizioni Alpe di Giuseppe Caregaro, disegnando alcune storie già caratterizzate da uno stile personale e di grande originalità, che sarebbe diventato la sua cifra autoriale. Passa poi alle Edizioni Bianconi e al Corriere dei Piccoli, per il quale disegna il personaggio di Formichino.
Nel 1962, poi, Asteriti si trova a scegliere tra la collaborazione con la casa editrice dei Fratelli Fabbri e quella con Mondadori; scelse Mondadori, e fu la sua fortuna. La casa milanese lo dirotta su Topolino, per il quale disegna la prima storia, Pippo e la vacanza culturale, che appare sul numero 420 del dicembre 1963. Da allora, Guido Martina, Rodolfo Cimino, Osvaldo Pavese, il ''pubblicitario mancato'' disegna le storie dei più grandi sceneggiatori disneyani, impreziosite dal suo tratto inconfondibile, divenendo una presenza costante nelle pagine di Topolino per cinquant'anni, appassionando i lettori e potendosi considerare a pieno merito uno dei più grandi autori della storia del settimanale.
Nel 2017 la Panini gli dedica un volume celebrativo, della serie Topolino Classic Edition, una raccolta di classici dell'autore, in cui compare anche una storia inedita, Tip e Tap e lo straordinario mondo del Toc, scritta da Augusto Macchetto. È il canto del cigno: Asteriti si ritira dopo cinquantacinque anni di carriera sul Topo e 350 storie disegnate (alcune anche sceneggiate), di cui la quasi totalità ambientate nel mondo det Topi, che riteneva rappresentare la migliore caricatura della vita umana. Quello dei paperi, che ha disegnato in sole sette avventure, lo attirava di meno.
Gli appassionati non lo dimenticheranno, e le sue storie continueranno a essere ristampate in giro per il mondo, e il nome dell'uomo che voleva lavorare per la pubblicità ma che poi ha scelto un mestiere lo ha lasciato anonimo per quasi trent'anni, continuerà a vivere.
articolo di Leonardo Saccoccio
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