Samuel Stern numero 13:
“Tra due mondi”
in edicola il 28 novembre 2020.
Sceneggiatura: Massimiliano Filadoro - Gianmarco Fumasoli - Marco Savegnago
Disegni: Marco Perugini
Una delle cose che più ci piacciono di Samuel Stern è che si presenta come una delle classiche serie popolari da edicola in stile bonelliano (identico formato, consolidata struttura narrativa, medesima tipologia dei personaggi e del mondo in cui si muovono) ma in realtà ogni numero riesce a ribaltare la situazione con cui si è presentato. In Samuel Stern nulla è mai come ci si può aspettare. Ogni indizio narrativo, ogni personaggio, ogni situazione, ogni demone da abbattere è pronto a stupirci trasformando la sua posizione iconica nell’ambito della narrazione. L’unico personaggio a rimanere fermo è lo stesso Samuel Stern, ma questo lo rende apparentemente debole e indifeso, tutt’altro che il classico eroe da fumetto seriale. Gli sceneggiatori della BUGS Comics costruiscono una gabbia narrativa facendo credere al lettore che il percorso intrappreso abbia una palese struttura, una direzione consolidata, per poi stupirlo e cambiare continuamente quanto asserito inizialmente, ogni volta che si presenta uno svincolo narrativo. Questo modo di lavorare è esattamente l’opposto di ciò che la struttura popolare ci ha insegnato nei decenni passati: nei classici fumetti bonellidi si costruisce la situazione sequenza dopo sequenza, lasciando tracce e indizi che guidano il lettore verso la soluzione finale. Ma il lettore smaliziato (e ormai i lettori di fumetti sono sempre più un piccolo pubblico ma estremamente esperto proprio per la loro storia di appassionati) conosce ormai perfettamente il trucco e lo svela immediatamente. Per questo spesso i fumetti popolari più tradizionali hanno ormai poco da dire e tendono a stancare anche i più affezionati. Fa leggermente eccezione a questa situazione il lettore di Tex che invece ricerca proprio quell’identica, solida e sicura struttura narrativa (gli stessi caracters, le stesse situazioni, le stesse classiche gag nelle battute che Tex e Carson si scambiano mentre cavalcano nel deserto sui loro fondo schiena incalliti da migliaia di chilometri macinati sulla sella) e sapienti sceneggiatori come Mauro Boselli riescono a mutare leggermente situazione/ambientazione di albo in albo per poter mantenere saldo il controllo della serie. Ma inesorabilmente il numero di vendite cala ogni mese anche per lo storico ranger. Qualche anno una interessante proposta era stata fatta dal pimpante ed eclettico Roberto Recchioni con il suo John Doe (pubblicato dalla Eura Editoriale tra il 2002 e il 2012). Lo stile di Recchioni aveva raggiunto il suo massimo livello giocando continuamente con citazioni, effetti pop e continui mutamenti di situazione narrativa, sapendo stravolgere personaggi, ruoli e situazioni per creare un fumetto straripante e innovativo. L’operazione fu riutilizzata dallo stesso Recchioni in casa Bonelli con le miniserie di Orfani (serie fantascientifica in edicola dal 2013): pur potendo puntare su di una struttura più solida come quella della casa Bonelli, di disegnatori d’eccezione come Emiliano Mammucari e della stampa a colori (curati con molta cura grazie alla computer grafica), lo stile innovativo di Recchioni divenne ben presto accademia e mera ripetizione di se stesso, finendo per tradirsi da solo. Nen abbiamo visto la stessa esuberanza di John Doe nel rivitalizzare una serie (purtroppo) “colabrodo” come quella di Dylan Dog. Speriamo quindi che Samuel Stern sappia far tesoro di queste esperienze fatte da altri su altre testate, per poter costruire una serie che sappia portare nelle edicole italiane, orami da tempo troppo bistrattate, una vera innovazione.
Veniamo all’analisi del numero 13 di cui si vuole occupare la presente recensione. Il titolo “Tra due mondi” ci introduce nelle classiche tematiche sterniane. Samuel si finge un educatore sportivo per controllare e seguire un bambino di nome Joshua che pare essere indemoniato. Un terribile “uomo nero” appare nell’armadio della sua stanza ogni volta che il piccolo va a letto. E’ la classica situazione delle fiabe horror ribaltata però in un contesto decisamente più realistico ed inquietante. Il confronto tra Samuel e il bambino non può che farci tornare alla mente il rapporto che il protagonista ha con la sua vera figlia, ricoverata in un orfanotrofio e di cui il padre sembra non volerne sapere (a causa di qualcosa di terribile accaduto nel suo passato, che ci viene svelto lentamente di episodio in episodio). E’ lo stesso Samuel a rivelarci qualcosa, parlando con padre Duncan, il suo compagno di avventure:
“Ho assistito a una delle crisi di Joshua, Duncan. So cosa sta vivendo perché l’ho vissuto anch’io. Da bambino ero preda di strani sogni, nel sonno e da sveglio”.
Nella storia compare anche l’agente dell’agenzia segreta di nome Gillian (che avevamo già incontrato sul numero 7 di Samuel Stern intitolato appunto “L’agenzia”). Sono inquietanti uomini in nero (che inevitabilmente ci riportano all'immaginario di Martin Mystère, Men in Black e X-files). Tra i compiti dell’Agenzia c’è quello di monitorare ogni tipo di attività demoniaca, una specie di spionaggio soprannaturale. Gli agenti dell’Agenzia controllano segretamente tutte le persone che potenzialmente possono essere indemoniate (li definiscono “dormienti”). Monitorando il loro comportamento e addirittuara i loro sogni recuperano preziose informazioni su realtà extradimensionali. Durante i viaggi astrali, alcuni demoni di altre dimensioni possono agganciare un dormiente e infettarlo con la loro presenza, come una specie di malattia. Le insidie a cui si agganciano i demoni sono momenti di forte dolore provati dall’umano. Non è una possessione, ma il contatto può causare incubi, ossessioni, nevrosi e varie patologie fisiche e psichiche. In questo modo l’ombra dell’essere umano viene nutrita, aumentano le possibilità che si possa sviluppare una crepa e, di conseguenza, un demone. Anche il giovane Joshua è un dormiente e per questo potenzialmente in contatto con altre realtà extraterrene (pertanto l’agenzia lo tiene sotto stretta sorveglianza e anzi cerca un accordo con Samuel e Duncan per catturarlo).
Ma la storia ci svela di più: l’agenzia si sta preparando per l’apocalisse. Hanno infatti scoperto che una terribile moltitudine di demoni (Legione) si sta preparando per un’invasione. Da tutto il Regno Unito arrivano rapporti di attività insolite da parte dei Dormienti. Alcuni di loro stanno materializzando i loro sogni o, per meglio dire, i loro incubi. Le pareti tra le dimensioni stanno cedendo. Legione sta cercando di passare. Un arcidemone che l’agenzia vuole catturare. Tutto ciò che vi abbiamo raccontato sono solo gli spunti iniziali da cui parte l’avventura. Nulla di ciò che appare all’inizio è come sembra. Tutto verrà ribaltato. Aspettiamo inoltre di vedere come la serie si evolverà verso gli indizzi che fino ad ora ci sono stati svelti. Buona lettura.
Articolo di Masco.
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Ulteriori approfondimenti:
Scheda personaggio: Samuel Stern
Scheda autore: INTERVISTA A GIANMARCO FUMASOLI
Ulteriori approfondimenti:
Samuel Stern n.2 e 3 - Il mausoleo nero - Legione
Samuel Stern n.4 - L\'isola dei perduti
Samuel Stern n.5: La fine della coscienza
Samuel Stern n.10: L\'altro inferno