Tomb of Dracula

Articolo di Beatrice Ramella

All’inizio degli anni Settanta la Marvel Comics iniziò la pubblicazione di alcuni titoli non imparentati con l’ambito dei supereroi, ma appartenenti a generi diversi, come l’heroic fantasy e l’horror, che servirono a sradicare l’esclusivismo di genere riservatogli. Tra le serie horror uscite in questi anni ci sono Ghost Rider, Monster of Frankenstein, e Werewolf of the Night, ma l’opera che più di tutte le altre fu un vero successo per il mercato americano fu Tomb of Dracula. Il fumetto viene sceneggiato inizialmente da Gerry Conway e presto diventa un mensile fisso di casa Marvel, ed a differenza dello stile narrativo più leggero e schietto dei fumetti di supereroi, presenta una narrativa drammatica e molto poetica, che ricorda lo stile dei romanzo gotici dell’Ottocento.

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La trama è ambientata negli stessi anni in cui viene scritta, quindi in epoca moderna, e coincide con la continuazione del Dracula originale di fine Ottocento. La situazione che si viene a creare è quindi la trasposizione dei fatti narrati da Stoker nel mondo odierno. In questo caso Dracula ha a che fare con un suo erede, Frank Drake, che ha ereditato dalla famiglia il famoso castello in Transilvania. Oltre a lui compaiono anche altri personaggi che hanno anche loro legami di parentela con i personaggi originali del romanzo: è il caso di Rachel Van Helsing, pro-nipote del dottor Van Helsing e Quincey Harker, il figlio di Mina e Johnatan, che viene citato alla fine del Dracula originale; il personaggio compare ora nelle vesti di un ultra ottantenne in carrozzella, che possiede però un’impareggiabile conoscenza del mondo dei vampiri.

In quest’opera il vampiro riveste per la maggior parte del tempo il ruolo di antagonista ed è il principale nemico che i personaggi si impegnano ad eliminare, diventando uno dei più temibili villains di casa Marvel; nonostante l’ambientazione moderna, che già possiede tradizioni che vedono la figura del vampiro sotto una luce diversa da quella di puro mostro, in questo caso Dracula mantiene inalterato il ruolo tradizionale risalente alle epoche antiche: il malefico e terribile principe delle tenebre.

L’opera

Dopo il primo annuncio fatto nel 1971, la Marvel pubblica nel 1972 il primo volume della serie Tomb of Dracula, un fumetto che usa la storia di Bram Stoker come background per gli avvenimenti narrati. Il titolo è esteso rispetto al singolo nome del conte vampiro per motivi di copyright, ma la storia è chiaramente un sequel al romanzo precedente. La serie conta 70 numeri, e viene pubblicata mensilmente fino al 1979, anno in cui lo sceneggiatore decide di porre una conclusione alla storia per evitare che con il tempo possa cadere nella ripetitività.

Gli autori principali di questo fumetto sono lo sceneggiatore Marv Wolfman e il disegnatore Gene Colan, ma mentre i disegni sono sempre stati affidati alla mano dello stesso artista, la storia inizialmente fu scritta da diversi autori, causando in questo modo una sorta di mancanza di organizzazione. Nel 1972 la sceneggiatura fu affidata al giovane Gerry Conway che, sotto la supervisione di Roy Thomas, scrisse i primi due numeri della serie, passando poi ad Arachie Godwin nei successivi due numeri. Questi ultimi numeri segnano una svolta all’interno della trama e da questo momento la storia acquisisce tutta la sua potenza: è nel volume numero tre infatti che compaiono gli altri cacciatori di vampiri che si uniscono a Frank Drake con l’obiettivo di distruggere Dracula, formando un team che fu il principale motivo del così grande successo riscosso dalla serie. Il legame di parentela tra i personaggi del fumetti e quello dei personaggi del libro originale sono inoltre un pretesto per aumentare la credibilità della reale esistenza di Dracula, conferendo alla storia un tono più realistico che riesce ad impressionare il lettore, pur essendo indubbiamente un’opera di finzione.

I numeri cinque e sei furono scritti da Gardner Fox, dopodiché, dopo undici mesi dalla prima pubblicazione, la sceneggiatura viene affidata a Marv Wolfman, che da questo momento fino alla chiusura della serie, lo scrittore fisso, donando finalmente al fumetto la sua stabilità.

Tomb of Dracula è molto importante perché è la serie in cui prende vita un altro personaggio famoso appartenente all’universo Marvel, Blade, il cacciatore di vampiri. Inoltre, per accentuare la perpetuità dell’esistenza e la sconfinata potenza del conte vampiro più importante della storia, nel corso delle pubblicazioni la trama del fumetto va ad intrecciarsi con altre serie a fumetti della Marvel, fronteggiando personaggi come Spiderman, gli X-Men, Dr. Strange e Silver Surfer e riuscendo sempre e comunque a evitare la sconfitta anche nei momenti in cui la potenza dei suoi avversari pare surclassarlo.

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La trama

Frank Drake, un ex milionario inglese che ha sperperato tutte le sue ricchezze, si reca assieme alla fidanzata Jeanie e al migliore amico Clifton Graves in Transilvania, luogo in cui si trova il castello di Dracula. Il protagonista è infatti un discendente della famiglia Dracula, che ha cambiato il nome in Drake nel corso degli anni, ed ora ne ha ereditato il castello. Su consiglio dell’amico egli vorrebbe trasformare il castello in un luogo turistico, sperando così di recuperare le ricchezze che ha perduto in così poco tempo.

Giunti al castello sentono subito che l’atmosfera ha qualcosa di soprannaturale e Graves, esplorando le cripte dell’edificio non tarda a scoprire la tomba di Dracula. Cinico nel credere che lo scheletro sia davvero appartenuto ad un vampiro, l’uomo pianta un palo di legno tra le costole della salme, ma il risultato che ottiene è quello di risvegliare il conte dal suo sonno perpetuo. Graves spara al vampiro, ma Dracula ne è immune e lo getta in un pozzo, dicendogli che lo tornerà a trovare quando sarà assetato. Nel frattempo, sentendo altre voci nel suo castello, Dracula sale ai piani superiori per incontrare Drake e la ragazza. Inizia una lotta tra il protagonista e il vampiro, ma quest’ultimo ha la meglio senza difficoltà e atterrato Drake, ipnotizza Jeanie e la trasforma in vampiro mordendola. Drake riesce a riprendersi e a fuggire dal castello, ma non accettando l’idea della sua ragazza trasformata in vampiro, decide di dare la caccia a Dracula per salvarla.

Il mattino dopo Drake torna al castello per distruggere la bara del vampiro privandolo così del suo rifugio notturno, ma qui trova l’amico Graves, che è ancora vivo e chiede aiuto per essere tirato fuori dal pozzo. Drake lo salva e assieme tornano a Londra. Presto però il protagonista scopre che Dracula li ha seguiti fino alla capitale inglese e ora semina distruzione per la città assieme alla vampira Jeanie, la quale cerca di ipnotizzare Graves per farsi aiutare. Drake cerca di lottare contro l’amico mentre tiene lontana Jeanie con una croce, ma il suo vantaggio svanisce quando Dracula compare sulla scena. Proprio nel momento in cui il protagonista sta per essere sopraffatto dal vampiro i primi raggi di sole entrano dalla finestra dell’appartamenti in cui si stava svolgendo l’azione: Dracula scampa il pericolo fuggendo, ma Jeanie viene colpita e distrutta. Da questo momento in avanti il desiderio di Drake di distruggere il conte è incommensurabile ed è da ora che inizia l’eterna lotta tra uomo e vampiro che si svolgerà nei restanti 68 volumi.

Nel volume numero tre Frank Drake, ormai moralmente sconfitto, incontra la bella Rachel Van Helsing, pro-nipote dell’omonimo scienziato e cacciatore di vampiri, accompagnata da un uomo indiano di nome Taj Nital, che le fa da body-guard. Quest’ultimo ha perso la moglie e il figlio durante un attacco di vampiri al suo villaggio mentre lui è rimasto muto. I tre personaggi, accomunati dallo stesso obiettivo, formano un gruppo e si dedicano alla caccia a Dracula.

Nel volume numero sette il gruppo incontra un altro personaggio molto importante, Quincy Harker, il figlio di Jonathan e Mina Harker, ormai anziano e costretto sulla sedia a rotelle. Durante tutta la sua vita Quincy si è dedicato alla caccia di vampiri e il suo allenamento gli era stato fornito da Abraham Van Helsing in persona. Ora è anziano, ma è in grado di costruire marchingegni tecnologici molto efficaci contro i vampiri e il suo aiuto risulta essere fondamentale per il trio.

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Il volume numero dieci è un altro capitolo importante, questa volta riguardo l’intero mercato del fumetto americano. In questo volume infatti fa la sua comparsa Blade, il cacciatore di vampiri di colore creato dalla mente di Wolfman e dalla mano di Colan. Il personaggio dagli anni Ottanta in avanti diventerà indipendente conquistandosi una serie a fumetti propria.

Influenze dall’universo Marvel e conclusione dell’opera

Durante la serie Wolfman inserì diverse citazioni alla mitologia del vampiro e mescola il genere horror di base del suo fumetto con altri generi, facendo di Tomb of Dracula un vero cross-over. Se inizialmente, per i primi dieci numeri, la trama della serie è piuttosto lineare, nei numeri successivi la tendenza è quella di spingere verso uno stile narrativo più complesso, con molteplici storie e spin-off sui personaggi che si intrecciano tra loro ed innalzando di conseguenza il target del pubblico di lettori. La figura di Dracula, acquisisce con il tempo un aspetto sempre più vicino a quello umano, richiamando il fatto che un tempo, prima di diventare vampiro, anche lui era stato uomo. Egli però rimane sempre l’antagonista della storia e non compatisce mai le sue vittime, anzi, sono l’egoismo e l’invidia a far riaffiorare la sua umanità, quasi nella speranza di poter ritrovare questa sua natura.

Il numero 25 della serie è un storia autoconclusiva molto particolare, in cui la storia di vampiri viene traslata all’interno del genere noir. In questo numero ci si discosta dalla trama normale della serie, pur mantenendo alcuni cenni ad essa, ed al posto dei cacciatori di vampiri principali vengono proposti personaggi alternativi, tra cui Hannibal King, altro personaggi che conquisterà l’autonomia sul mercato. King è un detective americano che durante un soggiorno a Londra cade vittima di un vampiro e viene morso e trasformato da esso in uno dei suoi simili. Al contrario di Dracula, King continua ad agire per il bene dell’umanità e non accetta la sua nuova natura, anzi la considera come una maledizione: secondo il suo punto di vista ogni volta che utilizza uno dei suoi poteri di vampiro perde una parte di umanità e se non presta attenzione mantenendo sempre alto il suo autocontrollo, il vampirismo con il tempo potrebbe fargli perdere ogni briciolo di coscienza. Questa nuova rappresentazione del vampiro all’interno di un fumetto in cui la sua figura è di derivazione classica, fa vacillare la supremazia del principe delle tenebre, che ora ha un rivale con il quale combatte ad armi pari, ma in compenso dona all’opera ulteriori elementi che contribuiscono al suo crescente successo.

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La potenza impareggiabile di Dracula viene recuperata dal numero 40 fino alla fine, al prezzo però della perdita della sua centralità all’interno dell’opera. Come tutti i fumetti appartenenti alla casa Marvel, anche Tomb of Dracula in un certo momento viene introdotto nel cosidetto “universo Marvel”, ovvero il mondo comune in cui si muovono tutti i personaggi pubblicati dalla casa, tra cui i supereroi. Egli quindi si confronta con altri personaggi dotati di superpoteri, i quali sono inoltre molto più potenti di quelli posseduti dai vampiri. Sempre seguito da Drake, Van Helsing e Harker, Dracula si scontra con Silver Surfer e Doctor Strange, il quale crea la Montessi Formula che è in grado di distruggere tutti i vampiri presenti sulla Terra, ma Dracula riesce comunque a non scomparire mai definitivamente dalla scena. Questa forzatura nel mantenere integra la figura di Dracula all’interno del fumetto, cancella parte della credibilità della trama, finendo per far perdere gradualmente l’interesse del pubblico, che a questo punto continua la lettura perché affezionato. E’infatti poco realistico che un vampiro, per quanto potente sia, riesca comunque a sopravvivere alla potenza di personaggi in grado di distruggere pianeti interi; il vampiro infatti è potente se paragonato all’uomo, ma sia per le origini storiche di Dracula, appartenenti ad un contesto antecedente all’era della tecnologia, che per il fatto di avere origini umane, la logica suggerisce che entità aliene, magiche o in possesso di surreali poteri tecnologici non abbiano grandi difficoltà nel distruggere una creatura simile.

Il vero successo di Tomb of Dracula è raggiunto nei primi 35 volumi della serie, mentre nella seconda metà la figura del vampiro “classico” viene persa di vista, e finisce con il perdere la sua centralità a causa del paragone con altri personaggi di enorme notorietà. Wolfman decide così di concludere la serie, sia per carenza di nuovi spunti di trama, sia per evitare la commercializzazione, e conseguente banalizzazione, della sua opera. Nel 1979 viene pubblicato il settantesimo ed ultimo numero, che si conclude in una maniera tale da ritornare alle radici dell’opera riallacciandosi allo stile, alla trama e al genere con cui era partita. Dracula viene sconfitto da Quincey Harker, quindi da un uomo, che si fa saltare in aria assieme al suo castello, seppellendo il vampiro per sempre tra le macerie della sua dimora. Dracula viene così sconfitto in un atto eroico compiuto da un uomo per mezzo del fuoco, l’uomo che oltretutto era l’unico ad aver avuto un legame con la prima comparsa di Dracula, nel 1890.

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Ulteriori approfondimenti:

 Scheda autore: Colan Gene

 Scheda autore: Wolfman Marv