Il Robespierre del fumetto italiano Filippo Scòzzari Romics d’Oro della XXIX edizione

Una carriera incendiaria dagli anni Settanta a oggi: dalle storiche riviste Cannibale e Frigidaire al fumetto d’autore con Suor Dentona, Primo Carnera e il Dottor Jack

Filippo Scòzzari è aspro ed enigmatico, scontroso e magari irritante. Una gracilità di ferro, una feroce volontà di andare contro i luoghi comuni… un grande narratore, il Robespierre del fumetto”: così lo raccontava il giornalista e scrittore Oreste del Buono.

Nato a Bologna nel 1946, Filippo Scòzzari sarà premiato con il Romics d’Oro della XXIX edizione di Romics che si terrà dal 6 al 9 ottobre 2022. L’artista emiliano inizia a pubblicare vignette e storie a fumetti negli anni Settanta sulle riviste Re Nudo, Il Mago, Alter Alter e partecipa all’esperienza di Radio Alice durante il movimento studentesco del ’77 a Bologna. Nel 1978 fonda la rivista Cannibale, in combutta con Tanino Liberatore, Massimo Mattioli, Stefano Tamburini e Andrea Pazienza, con i quali nel 1980 darà vita alla più importante rivista italiana di fine secolo: Frigidaire. Tra i suoi albi più famosi ricordiamo Suor Dentona, La dalia azzurra (adattamento a fumetti del romanzo The Blue Dahlia di Raymond Chandler), Il mar delle blatte (adattamento di un racconto di Tommaso Landolfi), Primo Carnera, Il dottor Jack (le avventure di un investigatore privato che si occupa di casi strampalati e misteriosi). Alla carriera di fumettista Scòzzari affianca anche una nutrita produzione letteraria con L’isterico a metano, Prima pagare poi ricordare e Memorie dell’arte bimba.

In uscita in contemporanea a Romics, l’antologia Una regina, due re edita da Coconino Press, editrice che sta lavorando in questi ultimi anni alla ripubblicazione in volume di numerose opere dell’artista. Nel volume sono raccolte le storie di Suor Dentona, Primo Carnera e Dottor Jack.

Mondi sporchi e improbabili alieni, carne e bulloni, diavoli e impiegatini, sbarbe sbadate e assassine spietate, fango, rovine e palazzi scintillanti, il tutto vestito da colori pazzi, fuori dallo spettro della borghese decenza: tutto questo e molto altro si trova nei fumetti di Filippo Scòzzari. Con l’aggiunta di una lingua scoppiettante e ricchissima, caratterizzata da piacere e libertà di invenzione e da una sadica maestria nello stressare la sintassi fino a renderla incandescente e fumante.

La presenza di Filippo Scòzzari a Romics è in collaborazione con Coconino Press.

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