I 4 cavalieri

EXTRA 2021 di Samuel Stern (ottobre 2021)

Sceneggiatura: Massimiliano Filadoro, Marco Savegnago, Antonella Liverano Moscoviti, Andrea Guglielmino

Disegni: Riccardo Frezza, Fabio Punk Baldolini, Fabio Ramacci, Antonello Catalano

Cover: Elena Casagrande (concept, matite e colori) & Luca Lamberti (inchiostri)

Dossier interno: Francesco Fasiolo, Andrea Guglielmino

Questo secondo speciale di Samuel Stern ha lo scopo di approfondire i personaggi cardine attorno a cui ruota tutta la serie. Si parte da padre Duncan, personaggio dal forte carattere, forgiato dalla sua frequentazione, in età giovanile, nelle file dell'IRA, l'insurrezione armata in Inghilterra. 

La storia scritta da Massimiliano Filadoro ha un finale particolarmente poetico (che ovviamente non vi svegliamo), nonostante le atmosfere lovecraftiane decisamente anguste e tenebrose. I disegni di Fabio Baldolini sanno creare la giusta atmosfera lugubre e inquietante narrata dalla sceneggiatura. Il suo stile risente fortemente di influssi che derivano da Alberto Breccia a Dino Battaglia, miscelati però da una modernità grafica che risente della dinamica del fumetto supereroistico americano (pensiamo in particolare ad alcune soluzioni grafiche di McFarlane) e al Giappone (per il taglio dinamico delle vignette), il tutto piacevolmente miscelato con effetti materici ed espressivi realizzati in computer grafica. Forti contrasti di bianco e nero, che tendono alla stilizzazione, si dettagliato grazie a textur graffiate e ad effetti fotografici virati in digitale. Un mix stilistico decisamente interessante.

samuel stern 4 cavalieri

Il secondo personaggio preso in analisi è Penny (ovvero Penelope Callen) che subito si distingue nella saga di Samuel Stern per il carattere forte e ostinato, oltre che il lavoro da "maschiaccio" (meccanico di un garage di automobili e motociclette), la passione per il calcio e l'attrazione per il sesso femminile. In una società chiusa come quella irlandese certe scelte sessuali avrebbero creato grossi problemi se in aiuto della giovane ragazza non fosse intervenuta la nonna Annag a cui la giovane è fortemente affezionata. Non sempre però le cose vanno come si spera, soprattutto se decidete di leggere un fumetto horror. Le illustrazioni dell'introduzione sono di Lisa Salsi mentre i disegni della storia a fumetti di Fabio Ramacci.

Si continua con Angus Derryleng il personaggio più misterioso fra gli amici di Samuel. Lo abbiamo sempre visto al lavoro nella sua libreria, dove lavora anche il protagonista della serie. È un personaggio carico di sapienza e fascino, quanto di indefinita ambiguità, vanta una profonda conoscenza letteraria arricchita da un passato di viaggi e importanti conoscenze. È il consulente e consigliere esoterico e filosofico del nostro. In questo breve racconto ci viene svelato uno sprazzo del suo passato e l'amicizia con lo scrittore Jorge Louis Borges. Lo spunto è tratto proprio da un racconto del grande scrittore argentino che definì lo “Zahir”: un oggetto in grado di creare un'ossessione in chi lo vede. In questo caso l'oggetto di riferimento è una macchina da scrivere (rimando alle pellicole di David Cronenberg). L'episodio, seppur nella sua sintetica brevità, ci svela un passato romantico di Angus, che ritorna a galla a causa del ritrovamento dell'oggetto ma soprattutto del ruolo catalizzatore di Samuel Stern. Romanticismo e horror si mischiano in un finale inatteso.

L'ultimo dei quattro cavalieri del titolo è Foster Cranna: poliziotto dal carattere spigoloso ma dedito al suo mestiere, alter ego dell'ispettore Bloch in Dylan Dog, di Travis in Martyn Mystere o del commissario Basettoni di Topolino. La conoscenza fra il poliziotto e Samuel non inizia con buoni auspici (il loro incontro avviene sul numero 12 della serie intitolato "La casa delle farfalle", ma pian piano il loro rapporto si smussa divenendo funzionale alla soluzione di diversi casi. Disegni di Antonello Catalano, già all'opera sulle pagine di Ninos Ferrato pubblicato dallo Sciacallo Elettronico.

Molto interessante anche l'inserto centrale nella quale Andrea Guglielmino e Francesco Fasolo, con la loro scrittura lucida, efficace e perspicace ripercorrono la storia degli epigoni bonelliani che hanno tentato di scalare il successo di Dylan Dog, fondamentalmente sbagliando l'obiettivo: Splatter e Mostri della Acme, Gordon Link (le cui sceneggiature erano pur firmate da un mostro sacro del fumetto italiano come Gianfranco Manfredi); Dick Drago della Fenix; Demon Hunter della Xenia edizioni; Profondo Rosso presentato dallo stesso Dario Argento (Scorpio / Eden / Media center); il quasi omonimo Samuel Sand della Star Comics, cresciuto sull'onda del successo del Lazzarus Ledd di Ade Capone; Elton Cop delle edizioni Center; Full Moon project della Eden (nella cui scuderia apparivano nomi poi divenuti colonne della Sergio Bonelli editore come Stefano Vietti, Giancarlo Olivares, Mario Rossi, Gigi Simeoni, Majo. Il gruppo realizzerà anche la serie fantascientifica Hammer per la Star Comics); Max Living dell'arca perduta di Palermo; il vigilante spaventoso Dagon della Fenix; nata dalla penna di Giuseppe Di Bernardo e Andrea J. Polidoro e dalla vita editoriale assai travagliata sono le storie de L'Insonne; Michelangelo La Neve crea un piccolo capolavoro fumettistico come la serie di ESP fra le cui fila appaiono disegnatori di tutto rispetto come Marco Nizzoli, Giancarlo Caracuzzo, Marco Soldi, Davide Toffolo, Maurizio Di Vincenzo, peccato che il fumetto non abbia goduto del meritato successo editoriale; BIack Jack di Renzo Barbieri; Valter Buio scritto dal grande Alessandro Billotta per la Star Comics, che poi sarebbe passato sulle pagine di Dylan Dog (oltre che a scrivere quelle del fantasmagorico Mercurio Loi); Cornelio - delitti d'autore che si riferisce graficamente alle fattezze di Claudio Lucarelli, il quale, oltre all'aspetto del protagonista partecipa alla scrittura delle storie insieme a Giuseppe Di Bernardo e a Mauro Smocovich; infine sempre classificabile fra i bonellidi ma molto lontano dal voler imitare Dylan Dog, il fresco e innovativo John Doe di Lorenzo Bartali e Roberto Recchioni, con le magiche copertine di Massimo Carnevale e i disegni di Alessio Fortunato, Marco Farinelli, Riccardo Burchielli, Walter Venturi. L'articolo continua ad approfondire le uscite dei bonellidi fino alle testate più recenti, noi ci fermiamo per non comporre uno sterile elenco. Indubbio l'approfondita analisi di Fasolo e Guglielmino che non fa che portare merito alla testata di Samuel Stern, fra tutte uno delle più longeve sul mercato editoriale con i suoi 24 numeri (al momento).