Swan - Il bevitore di assenzio

di Néjib

Coconino press

I racconti a fumetti di Néjib sono caratterizzati da una particolare capacità narrativa che, attraverso un segno semplice, quasi abbozzato (linee sottilissime macchiate da chiazze nere piene e dirette), una colorazione piatta (due o tre tinte al massimo che mutano in base alla sequenza narrativa, caricandosi di forte espressività) e un fortissimo e sapiente controllo del linguaggio, riescono a penetrare in maniera profonda nell'ambientazione proposta. Questa incredibile e perspicace sintesi narrativa in Swan permette al lettore di immergersi a pieno nella Parigi del 1859, una città in forte cambiamento a partire dalla sua struttura urbanistica (il rifacimento dei Boulevard a scapito dei vecchi e decrepiti quartieri medioevali) fino alla rivoluzione che i più giovani artisti stavano portando in campo artistico. Un cambiamento che avrebbe per sempre mutato il concetto dell'arte contemporanea e che di li a pochi anni sarebbe stato conosciuto come: Impressionismo!

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A casa del giovane Edgar Degas1 arrivano due suoi cugini americani, di New York: Scottie e sua sorella Swan. Il loro sogno sarebbe quello di entrare nel mondo dell'arte. Quale luogo migliore potrebbe esserlo se non la Parigi del XIX secolo? L'urbe dov'è raccolta la grande pittura del passato, esposta al Louvre, dove Scottie e Swan scoprono decine di aspiranti pittori intenti a copiare le grandi firme del passato. La città della più famosa scuola accademica, dove è possibile incontrare autentici miti viventi come Eugène Delacroix2 o Jean-Auguste-Dominique Ingres3. La capitale della cultura degli ultimi due secoli. Ma i due giovani americani ben presto dovranno ricredersi di fronte ad un mondo corrotto e meschino, che non rispecchia per nulla la perfezione e gli ideali assoluti a cui tutte quelle opere artistiche rimandano. Un ambiente pervaso da corruzione, sotterfugi, potere e maschilismo che per nulla sono adatti ad una giovane donna e ad un ragazzo che ha gusti sessuali non “adeguati” alla morale comune. Un mondo di potere e prevaricazione, di ingiustizie e soprusi, che Néjib dipinge con il suo pennello graffiante ed irriverente. Ad esempio quando ritrae l'affermato pittore Thomas Couture (maestro di Édouard Manet4) come un personaggio prepotente e borioso, che non esita ad approfittarsi della giovane e speranzosa Swan, che vorrebbe entrare nel suo studio di pittura come allieva. Ai margini di questo mondo però si sta formando una corrente di pensiero rivoluzionaria, che vuole distruggere le consuetudini e i falsi artifici, le mode e i valori precostituiti. Una rivoluzione che, a confronto con l'eleganza e il lusso dei salotti borghesi, appare cafona e volgare, soprattutto quando è strillata da personaggi folcloristici come Édouard Manet che cerca temi e tecniche con cui destare lo spirito critico dei salon, oppure Gustave Courbet5 che grida in una sordida locanda il suo progetto di aprire una scuola in controcorrente con l'accademia ufficiale: “fatta di sola arte e amicizia, senza maestri né allievi, forse con puzza di sterco e sudore, ma lontana dalla pestilenza borghese”.

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Con grande capacità di ricostruzione storica Nèjib riesce a far correre parallelamente fra le pagine del suo fumetto il mondo dei bordelli (frequentati da fumatori di oppio e bevitori di assenzio, ma anche da persone alla ricerca di un poco di conforto e scampoli di umanità) e quello delle aule dell'accademia (dove oltre ad assurde prove di ammissione, non mancano gogliardici e rozzi rituali di iniziazione), riferimenti letterari come la traduzione di Edgar Allan Poe6, il luminografo (ovvero i primi studi di fotografia), la musica di Richard Wagner, i contrasti fra le feste sfarzose ed eleganti dell'alta borghesia e la miseria dei quartieri popolari. L'autore ci descrive poeticamente la ricostruzione architettonica della capitale francese con uno dei suoi dialoghi frizzanti e mai banali, una chiaccherata che avviene tra i due cugini mentre passeggiano tra le strade in costruzione di Parigi:

 “Ricostruiranno tutta Parigi?” chiede Swan a Degas. “L'idea è quella. Ci vorranno venti, tren'anni... E' il prezzo da pagare per modernizzare Parigi... e raggiungere Londra. L'illuminazione, le fogne, il selciato... E l'acqua corrente! A te che piace tanto fare il bagno! Seriamente, questo permetterà di arginare tutte le violenze e le ribellioni che la gentaglia anarchica non mancherà di far scoppiare!” gli risponde istrionico Edgar. “Che ironia... noi americani siamo così gelosi della vostra storia... e voi spendete tutta questa energia per cancellarla!” conclude Swan.

Ma l'opera di Néjib non è solo un approfondito romanzo storico ma anche un appassionante feuilleton capace di trascinare il lettore di pagina in pagina attraverso i sentimenti, gli scherzi, le cattiverie e gli amori dei diversi protagonisti. Le proposte amorose non corrisposte di Degas per la cugina Swan, le maligne invidie fra i giovani aspiranti pittori, le avventure erotiche del giovane Scottie, il sentimento di odio che si trasformerà in amore fra la giovane americana e l'elegante Manet, i segreti nascosti dei due fratelli, il desiderio di ribellione dei figli nei confronti dei padri. Un racconto corale ed appassionante, che sa trascinarci in quel contesto sociale, fra i sogni e le aspirazioni che condurranno la società borghese parigina alla Belle Époque7.

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 Note:

1Hilaire German Edgar Degas (Parigi, 19 luglio 1834 – Parigi, 27 settembre 1917) è uno dei principali esponenti del gruppo degli impressionisti.

2Ferdinand Victor Eugène Delacroix (Charenton-Saint-Maurice, 26 aprile 1798 – Parigi, 13 agosto 1863) uno dei principali esponenti della pittura romantica.

3Jean-Auguste-Dominique Ingres (Montauban, 29 agosto 1780 – Parigi, 14 gennaio 1867) in quel momento uno dei maggiori esponenti della pittura neoclassica, ormai giunta alla fine dei suoi fasti.

4Édouard Manet (Parigi, 23 gennaio 1832 – Parigi, 30 aprile 1883) rivoluzionario pittore, principale ispiratore del gruppo degli Impressionisti.

5Jean Désiré Gustave Courbet (Ornans, 10 giugno 1819 – La Tour-de-Peilz, 31 dicembre 1877) principale fautore del così detto “Realismo” in pittura.

6Edgar Allan Poe nato Edgar Poe [1] (Boston, 19 gennaio 1809 – Baltimora, 7 ottobre 1849) è stato uno scrittore, poeta, critico letterario, giornalista, editore e saggista statunitense.

7Col nome di Belle Époque si indica il periodo storico, socio-culturale e artistico europeo che va dall'ultimo ventennio dell'Ottocento all'inizio della prima guerra mondiale.

 

Il copyright delle immagini è Gallimard 2018 - per l'edizione italiana Coconino Press - Fandango 2020

 


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