Un esempio di ripasso a china
Attraverso una bellissima illustrazione a tutta pagina disegnata da Giorgio Cavazzano, possiamo analizzare i passaggi con cui l’autore disneyano ha realizzato una delle sue magnifiche tavole a fumetti. Il sistema è quello classico utilizzato dalla maggior parte dei disegnatori. In occasione del settantesimo compleanno di Paperino (il famoso papero è nato nel 1934) viene assegnata alle magiche matite di Cavazzano la storia pubblicata inizialmente negli Stati uniti dal titolo “Donald Duck in: There’s No Fool Like an Old Fool”. Il disegnatore di origine veneziana, inizia ad abbozzare su un comune foglio da fotocopiatrice formato A4 la vignetta di apertura della storia.
Il primo bozzetto di Cavazzano. © Disney.
Una volta approvato il primo schizzo l’autore definisce con cura il disegno, curando la proporzione del personaggio e degli oggetti e i dettagli. La matita ora è pulita e raffinata. In alcuni punti viene anche indicata l’ombra attraverso un tratteggio (in questo caso è un piccolo detaglio che potete vedere sotto il letto dalla parte della testata). Il disegnatore procede utilizzando un foglio di maggior grammatura, liscio o ruvido a seconda della preferenza dell’artista. Il foglio ruvido permette un segno più espressivo e materico, mentre quello liscio un disegno più pulito e dettagliato, forse più adatto per il successivo passaggio a china. Un’ultima cosa: l’autore può sfruttare un tavolo luminoso per ricalcare la prima bozza come punto di partenza per disegnare su un nuovo foglio la vignetta.
La matita definitiva realizzata da Cavazzano. © Disney.
A questo punto il disegno viene passato all’inchiostratore che spesso è il disegnatore stesso. In questo caso le chine sono state realizzate invece da Alessandro Zemolin che, in copia con il maestro Cavazzano, ci ha regalato capolavori del fumetto disneyano. La tavola ripassata a china riprende il segno a matita, pulendolo, perfezionandolo e conferendogli spessore. Per effettuare il ripasso a china si utilizza un pennino, un pennello o un pennarello. Una tavola ben ripassato rende leggibile il fumetto e permette di stamparlo su carta economica, mantenendo però la qualità del disegno.
Il ripasso a china di Alessandro Zemolin. © Disney.
Per ultima cosa la tavola ripassata a china viene colorata. Questa storia è stata la prima avventura disneyana con la colorazione digitale ad essere realizzata in Italia (per opera di Leopoldo Barbarici).
La colorazione digitale di Leopoldo Barbarici. © Disney.
Nota: “Buon compleanno, Paperino!” da Super Picsou Geant n. 85 del luglio 1988; prima edizione italiana: Topolino n. 2011 del 14 giugno 1994. Testo di Janet Gilbert, matite di Giorgio Cavazzano, china di Alessandro Zemolin, colorazione di Leopoldo Barbarici, lettering di Diego Ceresa.