American Vampire

Articolo di Beatrice Ramella 

American Vampire è una serie a fumetti creata da Scott Snyder con la collaborazione di Stephen King, noto autore americano di romanzi horror. La storia è una rappresentazione della nascita del vampiro post-moderno, generato dai comuni vampiri di origine antica, ma nato in un contesto contemporaneo che esige nuove connotazioni per sopravvivere. Il protagonista infatti si discosta dalla tradizionale figura del vampiro, solitamente elegante ed aristocratico, prendendo invece le sembianze un personaggio mostruoso, poco affidabile e per nulla raffinato, dal nome Skinner Sweet, che è il precursore di una nuova razza di vampiri, nata in America. Il fumetto si dipana attraverso i decenni consecutivi della storia americana, ognuno dei quali presenta le caratterizzanti vicende storiche e sociali, per narrare la storia della vita del primo vampiro americano. Il genere che accompagna questa serie è prettamente horror, a causa dell’alta frequenza di scene di violenza macabra, con abbondanza di sangue e mutilazione, ma nei vari episodi diventa anche un crossover tra vari generi, andando a toccare la spy story, il noir e la war story, a seconda del periodo storico in cui è ambientata la vicenda. Questo susseguirsi di generi disparati introduce una nuova caratteristica che si lega al vampiro post-moderno, ovvero quella di non essere più collocato in un contesto esclusivamente gotico e horror, ma in grado di adattarsi a più situazioni, proprio grazie alla sua natura mutevole che può essere propria di qualsiasi essere umano con le proprie inclinazioni e storie personali.

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L’opera

L’ideatore della serie a fumetti è Scott Snyder, scrittore americano noto per le sue sceneggiature nelle serie di Batman. American Vampire viene pubblicato nel 2010 dalla sottoetichetta della DC Comics, la Vertigo, rivolta ad un pubblico adulto, con l’intenzione di realizzare una storia horror di vampiri diversa da qualsiasi storia di vampiri mai scritta prima. La collaborazione che Snyder chiede a Stephen King è inizialmente solo rivolta alla stesura dell’introduzione all’opera, che infatti è presente nel primo volume, ma a causa del tema trattato, così ricco di elementi horror e gotici in ambiente americano, è lo stesso King a chiedere una collaborazione più attiva nella scrittura dell’opera e ciò influisce positivamente al raggiungimento del successo del fumetto. Ciò che spinge King a prendere parte al progetto è l’originalità della storia che utilizza il pretesto della storia di vampiri per narrare la storia della nascita dell’America. L’autore americano impara così il mestiere di sceneggiatore grazie all’editor Mark Doyle, studiando l’impostazione di altre serie Vertigo.

Ogni episodio della serie viene quindi scritto sia da Snyder che da King, ognuno dei quali si cimenta nella stesura di due storie parallele alternate: la prima, scritta da Snyder, ha inizio nella Hollywood degli anni Venti, mentre la seconda, creata da King, è ambientata nell’America Ottocentesca dei pionieri e degli avventurieri. Ogni autore ha a disposizione 16 pagine (quindi 32 tavole) per poter narrare la propria parte di storia e ciò limita in parte l’approfondimento della psicologia dei personaggi o delle motivazioni che spingono all’avvenimento di certi eventi, rendendo la lettura più densa di eventi importanti e a volta confusionaria. Questo fatto causa il calo di empatia che il lettore prova nei confronti dei personaggi della storia, ma ben richiama lo stile delle dime novels1 sulle quali Snyder ha voluto ricostruire suoi episodi. La collaborazione con Stephen King finisce dopo il quinto numero della serie, e la narrazione viene continuata da Snyder in modo autonomo, sempre però mantenendo la suddivisione di due trame parallele alternate ogni 32 tavole.

Nel complesso l’opera può essere letta sotto la chiave di lettura del mito; infatti durante tutto lo svolgimento della trama si susseguono vari miti storici, sociali e letterari, ad esempio il mito di Hollywood, quello del far West e quello dell’Europa antica, rappresentato dall’originale popolo di vampiri, contrapposto al Nuovo Mondo dell’America nascente rappresentato invece dalla nuova razza di vampiri. Il messaggio che American Vampire vuole trasmettere è proprio quello del paragone tra la nascita di un nuovo popolo americano indipendente, nato da un retaggio europeo antico, ma possessore di nuovi ideali che lotta per realizzare creando una propria identità, definita e pareggiata a quella di tutte le altre nazioni del mondo.

Ad oggi sono stati pubblicati 34 capitoli della storia, spesso raggruppati a gruppi di cinque e venduti in volumi contenitore. La pubblicazione di American Vampire è ancora in corso.

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La trama

La trama del fumetto narra le vicende che susseguendosi costruiscono la storia di una nuova tipologia di vampiro, il vampiro americano. La storia dei vampiri, in particolar modo quella dei due protagonisti, ovvero Skinner Sweet e Pearl Jones, costituiscono il primo livello di lettura della storia che però, proprio attraverso ai loro percorsi e alle vicende in cui essi vengono coinvolti, si delinea la storia della società americana.

In tutti gli undici volumi di cui è composta la serie sono presenti due storie parallele, ambientate in contesti temporali differenti: la prima, narra la storia di Skinner ed è ambientata nel Far West e viene presentata come il flashback degli eventi attuali; la seconda invece, è quella che segue il susseguirsi degli eventi in tempo reale e parte dagli anni Venti, momento in cui la protagonista femminile viene trasformata in vampiro e prosegue andando a delinearsi nei vari periodi storici successivi, evento possibile data la natura immortale dei vampiri.

La storia inizia a Los Angeles nel 1925 presentando Pearl Jones, una giovane donna che tenta di realizzare il sogno di diventare attrice. Viene contattata da un gruppo di produttori di Hollywood per un provino che però non sono altro che un gruppo di vampiri i quali approfittano del suo consenso per fare di lei il loro prossimo pasto. Pearl non viene uccisa dai falsi produttori cinematografici grazie all’intervento di Skinner Sweet, un personaggio misterioso che spesso stava ad osservarla mentre lei si recava a fare le prove di recitazione. Sweet è in realtà un vampiro proveniente dal Far West di fine Ottocento e il suo intervento permette a Pearl di sopravvivere, a patto però di bere il suo sangue trasformandosi in vampiro a sua volta. Ciò in cui la ragazza viene trasformata è tuttavia qualcosa di diverso rispetto alla tipologia di vampiri a cui appartenevano i suoi assalitori, ma è piuttosto una nuova evoluzione della razza, più resistente e forte rispetto ai vampiri originali. Skinner e Pearl sono gli unici esponenti di questo nuovo genotipo presenti in America.

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Skinner Sweet è un criminale del Far West la cui storia viene narrata da uno scrittore anziano con la storia intitolata Bad Blood. Nel 1880 Jim Book riesce a catturare il famoso criminale chiamato Skinner Sweet, nome dovuto alla sua passione per i dolcetti. Book è sul treno assieme al prigioniero verso una città situata nei pressi di una ricca miniera d’oro; assieme a loro viaggia anche Percy, la vittima del furto compiuto da Sweet e la sua gang. Quest’uomo possiede una notevole sensibilità alla luce solare, tale da impedirgli di esporsi alla luce solare. Lungo il viaggio in treno la gang di Skinner si apposta lungo le rotaie con l’intento di fare un imboscata al treno in modo tale da liberare il compagno. L’imboscata riesce, ma Book non si lascia scappare il prigioniero iniziando a lottare con lui, ma viene presto atterrato del criminale con un colpo di pistola. A fronteggiare Sweet stavolta compare Percy, disarmato: credendo da aver vittoria facile Skinner spara all’uomo che però sembra essere immune ai proiettili. La risposta di Percy è quella di rivelare la sua vera natura, ovvero quella di vampiro, ed è sotto questa forma che attacca il prigioniero azzannandolo al collo. Skinner Sweet viene dato per morto, ma in realtà sopravvive all’attacco e si trasforma in un vampiro più forte, il primo nuovo vampiro americano, in grado di resistere al sole e ai paletti di frassino.

La storia prosegue narrando gli eventi in cui vengono coinvolti i due protagonisti nelle epoche successive. Dopo gli avvenimenti iniziali del 1925 l’azione passa al 1936 e segue le vicende di Cash, capo della polizia di Las Vegas sulle tracce di uno dei mafiosi della città nascente, Joe Smoke, che in realtà altri non è che il redivivo Skinner Sweet. In realtà queste associazioni di stampo mafioso sono gruppi di vampiri capitalisti che si dedicano al business dell’edilizia e del mercato del vizio, ogni gruppo dei quali presenta rivalità che portano ad inevitabili scontri. Pearl nel corso del tempo ha sposato un suo vecchio amico, ancora umano, che conosceva dai tempi in cui competeva per entrare nel mondo di Hollywood, ed assieme abbracciano la strada seguita dai cacciatori di vampiri, i cosiddetti Vassalli della Stella del Mattino.

Giunti negli anni Quaranta, a cavallo con la Seconda Guerra Mondiale, Pearl si ritrova coinvolta in una misteriosa associazione per l’eliminazione dei vampiri, seguendo così le mosse del marito, arruolatosi nell’esercito americano, in missione in un isola del Pacifico che sembra essere popolata da queste creature. Skinner Sweet si trova inizialmente ad essere ostile a Pearl, desiderosa di eliminare gli spietati vampiri antichi, ma i due inizieranno a collaborare nel momento in cui Skinner non verrà accettato tra le cerchia dei suoi progenitori.

L’ultimo ciclo narrativo è ambientato negli anni Cinquanta, in Alabama in piena epoca maccartista in cui vige la persecuzione al comunismo e al razzismo. Personaggio importante è Cal, soldato afroamericano coinvolto nella guerra del Pacifico e ora vampiro. Egli è vittima delle persecuzioni in atto, ma si ritrova a collaborare con Pearl e con i Vassalli, che stanno dando la caccia a presunte personalità hollywoodiane che in realtà sono vampiri. Al gruppo anti-vampiri si unisce anche Skinner Sweet, la cui motivazione deriva dalla volontà di uccidere il capo della setta di Hollywood.

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Approccio stilistico e narrativo

Il principale disegnatore di American Vampire è l’illustratore brasiliano Rafael Albuquerque, noto per i suoi lavori realizzati per la DC Comics, come Blue Beetle, opera che nel 2007 segna la sua permanenza all’interno della casa produttrice.

Nel 2010 Albuquerque inizia ad illustrare American Vampire riuscendo a creare due stili grafici differenti per ognuno dei due fili narrativi della storia, ovvero quello narrato da Snyder e quello di King. Entrambe le parti vengono inchiostrate a mano da Albuquerque, con un tratto sporco e dinamico, e colorate digitalmente da Dave McCaig, ma il filone di Snyder presenta una china dal tratto netto e la presenza di campiture nere, oltre a colori accesi piuttosto in contrasto tra loro e privi di gradienti cromatici; mentre gli eventi narrati da King vengono inchiostrati con china acquerellata, creando effetti atmosferici grazie ai vari toni di grigio che l’acqua consente di creare. La tavola viene poi successivamente colorata digitalmente, scegliendo però colori terrosi che trasmettono maggiormente la sensazione di antico. L’impressione finale è quella di essere trasportati in due diversi piani temporali, cosa che effettivamente avviene anche nella trama: la differenza tra i colori accesi e i colori più desaturati e sfumati rappresenta il lo stacco tra le epoche, più recenti nel caso contrasti netti e più antichi nel caso di colori sfumati.

La scelta di accentuare l’intensità degli eventi è stata resa con la particolare costruzione della tavola: Albuquerque sceglie infatti di abolire gli spazi bianchi tra una vignetta e l’altra dando invece la priorità alla sovrapposizione di esse. Spesso si ha una splash page, ovvero vignetta a tutta pagina, sopra alla quale vengono inserite le altre, più piccole e riquadrate di nero. In assenza della splash page lo sfondo non è bianco ma colorato, generalmente con la preferenza del nero, di un colore scuro o tendente al grigio. La gabbia è geometrica, le vignette sono squadrate e la presenza di vignette tonde è limitata ad inserzioni provenienti da fuori campo; tuttavia non è presente uno schema universale, ma la disposizione della vignette dipende molto dall’avvenimento in corso e si incastra con lo sviluppo delle figure e l’inquadratura degli ambienti che vengono rappresentati.

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Note:

1La dime novel è un tipo di racconto popolare americano del XIX secolo, corrispondente alla penny dreadful inglese. E’ un tipo di romanzo a basso costo e di scadente qualità, ma che si differenzia dalla domestic novel, romanzo dal taglio sentimentale rivolto ad un pubblico femminile, per il tema riguardante la celebrazione di principi morali attraverso racconti d’azione. Le dime novels propongono tipologie di racconti che ben si identificano con il classico romanzo western, in cui la contrapposizione tra il bene e il male è ben definita.