I retini di Luca Enoch

Uno dei primi autori in Italia a realizzare l’effetto retinatura con il software Photoshop è stato Luca Enoch, creatore dei personaggi di "Gea" e "Sprayliz" per la Sergio Bonelli editore, "Morgana" per il mercato francese (Les Humanoides Associés) e l'ultima serie mensile "Drago nero" (sempre per la S.B.E.).

La maggior parte delle sue produzioni sono in bianco e nero: l’utilizzo del retino diventa, nei suoi fumetti, un’arma sfruttata con grande abilità per ricreare le atmosfere del racconto e connotare in maniera realistica un segno grafico pulito e, a tratti, caricaturale. In questo articolo vedremo come si realizzano degli slendidi retini attraverso l'utilizzo di Photoshop.

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Immagine tratta dal numero 9 di “Gea” di Luca Enoch (© Sergio Bonelli editore).

Breve biografia

I suoi inizi nel mondo editoriale avvengono sul n°10 di "Fumo di China", con la storia "ELIAH", seguita da "BERSERK", uscita sul n°6 dell'Intrepido, fumetti nei quali era già evidente l’interesse dell’autore per le tematiche fantasy che riprenderà poi nelle opere successive. Sempre per l'Intrepido, Enoch realizzerà "PIOTR", il coniglio pornostar, "NINJA BOY", "SKATERS" per approdare infine alla casa editrice di Sergio Bonelli, scrivendo e disegnando prima alcune storie di "Legs Weaver", e creando poi il personaggio di "Gea". E’ quest’ultima una serie "autoriale" (Enoch ne realizza soggetto, sceneggiatura, disegni, copertina ed editoriale). Un fumetto dinamico, che rispecchia lo stile del suo autore, una mini-serie strutturata in albi semestrali che permettono a Luca Enoch di controllarne completamente i processi creativi e narrativi, sviluppando una saga fantasy-tecnologica, secondo un percorso in evoluzione, con una precisa concatenazione degli eventi e una crescita dei personaggi. Sfruttando magistralmente gli elementi editoriali e narrativi concessi dal mercato editoriale italiano, Luca Enoch ha saputo ridare alle strisce disegnate tutto il loro valore narrativo, espressivo e letterario, dimostrando di essere un autore a 360 gradi.

Quindi Enoch ha iniziato un’attiva collaborazione anche per il mercato estero, ed in particolare in Francia con "Les Humanoides Associés" una delle case editrici che ha da sempre riconosciuto agli autori la loro funzione artistica e creativa. Per loro Luca, in coppia con Mario Alberti, ha realizzato la serie di "Morgana" (edita in Italia da Vittorio Pavesio Productions).

Completata la serie di "Gea" una nuova miniserie è stata varata dalla Sergio Bonelli editore per il nostro autore: "Lilith" (a partire dal novembre 2008 in edicola ogni sei mesi). Mentre nel giugno 2013 prende il via la saga mensile di "Drago nero".

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Immagine tratta dal numero 9 di “Gea” di Luca Enoch (© Sergio Bonelli editore).

I retini di Enoch

I suoi retini (pitturati e plasmati sulle forme del disegno direttamente con l’aerografo di Photoshop, prima di essere trasformati con il metodo Bitmap: in Photoshop Immagine / Metodo / Bitmap), donano alla tavola tridimensionalità e movimento. In alcuni casi, come gli sfondi e i cieli, sono dei veri e propri dipinti in miniatura, potrebbero essere addirittura fotografie, che il passaggio di retinatura riporta nello stile tipicamente fumettistico che i lettori amano ritrovare nelle vignette.

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Immagine tratta dal numero 13 di “Gea” di Luca Enoch (© Sergio Bonelli editore).

Nelle righe che seguono Luca Enoch descrivere il suo metodo di lavoro giornaliero per realizzare i fumetti:

"Inizio con il soggetto, abbastanza generico, in cui inserisco brani di dialoghi particolareggiati. Poi passo allo storyboard: 125 tavole piccine piccine in cui abbozzo una divisione in vignette e pochi accenni ai dialoghi. Aggiusto il tutto, inserendo scene autoconclusive o allargandone altre se mi avanza spazio o riducendole se devo guadagnare pagine. Poi passo alla sceneggiatura vera è propria, i cui dialoghi cambio spesso in fase di realizzazione grafica delle tavole. Realizzo le tavole con matita blu, che non viene rilevata dallo scanner, e inchiostro con china e pennino, rifinendo il tutto con penne isografiche. Quindi acquisisco le tavole con lo scanner, ad alta risoluzione, e le elaboro con un programma di grafica bitmap. Campiture nere e sfumature vengono aggiunte in scala di grigio e, una volta terminate le tavole, vengono trasformate in bitmap;  le mezzetinte grigie vengono cioè trasformate in immagini al tratto, scegliendo il tipo di retino che voglio, come il punto rotondo o la linea, e definendone la frequenza".

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Immagine tratta dal numero 8 di “Gea” di Luca Enoch (© Sergio Bonelli editore).

Uno strumento molto potente

Luca Enoch riconosce di essersi avvicinato inizialmente all’utilizzo del computer per le comodità e il risparmio di tempo che ne sarebbe derivato. Con l’ausilio dei software di computer grafica molti passaggi esecutivi nella realizzazione dei fumetti vengono semplificati e velocizzati: la definizione dei retini, il lettering, la riempitura delle campiture nere… procedimenti lenti e noiosi che i vecchi maestri del fumetto facevano fare agli apprendisti e che ora possono essere realizzati in tempi brevissimi con due clic del mouse o con lo Strumento secchiello di Photoshop. Oggi per l’autore, l’utilizzo del computer va ben oltre questo semplice approccio, ci confida che i software digitali sono stati per lui una grande fonte di stimoli creativi. Man mano che si prende confidenza con essi, esplorandoli, se ne scoprono potenzialità quasi sconfinate!

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 Immagine tratta dal numero 14 di “Gea” di Luca Enoch (© Sergio Bonelli editore).

Uno strumento che cambia il linguaggio

Sembrerà banale… ma con il computer, se si sbaglia, si può tornare indietro! Quante volte mi è capitato, dopo un periodo di lavoro al computer, di spostarmi al tavolo da disegno e, nel caso di un errore, cercare inconsciamente i tasti Ctrl Z (Mela Z se lavorate con il MAC)! Purtroppo accanto alla matita non ci sono questi due tasti! I software consentono di provare un infinito numero di varianti grafiche e poi scegliere quella che più ci aggrada. Una vignetta può essere trasformata in una silouette, in un contrasto di bianchi e neri, se ne possono ribaltare i valori di ombra e luci, rinvigorirla con l’aggiunta di un particolare filtro! Tutti procedimenti che sul foglio di carta sarebbero impossibili! Enoch sperimenta queste possibilità alla ricerca di effetti espressivi che intensifichino le qualità narrative della storia. La computer grafica diventa un versatile strumento, che stimola la creatività dello scrittore e del disegnatore, permettendo d’immaginare sequenze, o anche singole immagini, in maniera inedita.

"Il destino del fumetto è quello di condividere lo spazio ludico dei giovani con le nuove tecnologie. Queste saranno sempre più accessibili ed economiche, E ci sarà sempre più sinergia creativa fra cinema, televisione, videogiochi e fumetto".

Sito di riferimento: www.lucaenoch.ilcannocchiale.it

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Immagine tratta dal numero 13 di “Gea” di Luca Enoch (© Sergio Bonelli editore)

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Immagine tratta dal numero 14 di “Gea” di Luca Enoch (© Sergio Bonelli editore).

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Immagine tratta dal numero 9 di “Gea” di Luca Enoch (© Sergio Bonelli editore).

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Copertina del numero 3 di “Gea” di Luca Enoch (© Sergio Bonelli editore).

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Copertina del numero 10 di “Gea” di Luca Enoch (© Sergio Bonelli editore).

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Copertina del numero 11 di “Gea” di Luca Enoch (© Sergio Bonelli editore).


 Ulteriori approfondimenti:

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