L’anello dei sette mondi
Giovanni Gualdoni e Gabriele Clima alla sceneggiatura, Matteo Piana alle matite e Davide Turotti con i suoi colori orchestrano con disinvoltura una storia su più livelli, in un mondo che si sta lentamente trasformando in un enorme deserto, le città che stanno sprofondando nella sabbia, in cui la società è un impero suddiviso in corporazioni che agiscono sia sulla terra che nei cieli e dove il vapore e le aeronavi sono elementi predominanti del paesaggio. Anzi, i mondi sono sette, tutti collegati da cancelli dimensionali a forma di anello: L’anello dei sette mondi.
L’eco di una guerra vinta da tre secoli torna a riecheggiare nel mondo di Mose, che era riuscito a intrappolare i terribili demoni di Nemo, provenienti dall’ultimo dei sette mondi, distruggendo il sigillo che permetteva loro il passaggio. Almeno così erano convinti…
L’anello dei sette mondi è stato pubblicato in Francia da Les Humanoïdes Associés, poi in Italia tra il 2005 e il 2007 da Edizioni BD, ma soltanto fino al terzo volume. L’edizione del 2013 di ReNoir è un’integrale che ospita anche il quarto volume, finora inedito in Italia.
La città della corporazione dei Mercanti: un continuo viavai di aeronavi e mezzi a vapore.
É nella città di Borea, la sede della corporazione dei Mercanti, che si incontrano per la prima volta i due protagonisti: Timo, figlio del gerente della corporazione dei Mercanti, e Luce, un’acrobata del Circo delle Nuvole itinerante.
L’incontro di due mondi.
Il rapporto tra padre e figlio, soprattutto quando si dirige una corporazione, può essere arduo. Entrambi si trovano in una condizione difficile, per due ragioni: il mondo rischia di trovarsi un un enorme pericolo, il gerente ha grandi responsabilità anche verso la società, e poi Timo è un adolescente; un’età da non sottovalutare. Avrà tempo per crescere, lungo i quattro capitoli.
Timo, il gerente e le loro responsabilità.
Luce non ha mai posato piede a terra; è cresciuta facendo spettacoli tra le aeronavi del Circo delle Nuvole, perciò si sente un tutt’uno con l’aria, il suo elemento naturale. La vedremo spesso volteggiare con estrema sicurezza anche dove sembrerebbe letale farlo. É grazie all’incontro con Timo se finalmente scende a terra. Come un Barone Rampante, che si sente a suo agio solo sugli alberi, a Luce farà uno strano effetto trovarsi con i piedi per terra…
Luce e la sua incredibile agilità.
La narrazione è stratificata su più livelli, dicevo. Perché i due giovani sono sicuramente l’anima che porta avanti l’intera trama, però gli autori hanno fatto un lavoro enorme nel predisporre e muovere sulla scacchiera tutti i poteri in gioco in un mondo post-apocalittico, ma che si è stabilizzato da trecento anni. Abbiamo, oltre alle corporazioni, anche un senato, che comprende un membro di una razza simile a quella umana, ma molto più evoluta conosciuta come i Primogeni…
I primogeni si riuniscono per analizzare l’evoluzione della minaccia, riflettendo sul passato.
… e organizzazioni oscure che tramano nell’ombra in cerca di antichi tesori che potrebbero dare loro il massimo potere.
Una sola esponente di questa organizzazione segreta, si sbarazza facilmente, come una ninja, di un intero plotone di soldati di Nemo. L’uso degli spazi e delle linee cinetiche rende perfettamente una panoramica su tutta l’azione.
Non potevano mancare anche i pirati dell’aria, tutti caratterizzati con grandissima cura. Lascio al lettore il piacere di scoprire la natura e il vero aspetto degli avversari provenienti da Nemo.
Tutto il volume passa agilmente da ambienti in aria e a terra, affronta combattimenti all’arma bianca, inseguimenti e battaglie aeree (aeronavali?) dosando al meglio il ritmo e senza mai causare un solo momento di smarrimento, pur giostrando tra diversi punti di vista che agiscono in posti differenti nello stesso momento.
Lo stile di disegno e i colori, oltre a molti elementi della storia, richiamano senza paura il gusto dell’animazione giapponese prodotto dallo Studio Ghibli: tonalità sempre adatte alla situazione: da brillanti a cupe senza mai far perdere il giusto contrasto per la lettura della scena, oltre a una grande espressività e caratterizzazione per ogni personaggio.
Nonostante molte scene siano presentate in città o in luoghi chiusi, quando ci si ritrova a contatto con la natura si prova un gran senso di libertà, complice anche la palette di colori luminosissima.
L’anello dei sette mondi è un’avventura appassionante, che non lascia nulla al caso e permette al lettore di entrare gradualmente nel nuovo mondo polveroso, affezionandosi sempre di più a ciascun personaggio. La storia, piuttosto articolata, si segue con gran facilità, grazie all’attenzione che gli autori hanno dedicato nel tratteggiare ogni ambiente. Inoltre, non tutto è ciò che sembra; capiterà più volte di cambiare le proprie convinzioni sui compagni, avversari e su quello che sta succedendo.
Informazioni editoriali
Giovanni Gualdoni, Gabriele Clima, Matteo Piana, Davide Turotti, L’anello dei sette mondi - ReNoir Comics, 224 pagine - ISBN: 978-88-6567-085-9
Ulteriori approfondimenti:
Scheda autore: Gualdoni Giovanni
Scheda autore: Clima Gabriele