Carlo Ambrosini
A 69 anni, si è spento Carlo Ambrosini, uno degli autori più influenti di Dylan Dog e creatore dei personaggi Napoleone (una delle serie più sperimentali per la casa editrice milanese, in bilico fra surrealismo e metafisica) e Jan Dix (detective delle opere d'arte) per Sergio Bonelli Editore.
Nato ad Azzano Mella (Brescia) il 15 aprile 1954, Ambrosini ha frequentato il liceo artistico e l’Accademia di Belle Arti di Brera, prima di iniziare la sua carriera come collaboratore nello studio di Leone Cimpellin, insieme ad Enea Riboldi e Giampiero Casertano. Nei suoi esordi, nella metà degli anni Settanta, ha illustrato racconti di guerra per la casa editrice Dardo, episodi della serie Daniel di Editoriale Corno, fumetti erotici per Ediperiodici, e contribuito a alcuni capitoli della Storia d’Italia a fumetti di Enzo Biagi.
La svolta nella sua carriera è avvenuta nel 1980 con il disegno del numero 26 di Ken Parker, intitolato "Pellerossa", per Sergio Bonelli Editore. Questo è stato un punto cruciale nello sviluppo del suo stile personale, che univa avventura classica e ispirazioni elevate provenienti dall'arte, dalla letteratura e dalla psicologia (elementi che ritroveremo poi nella sua produzione futura e che derivano all'autore dai suoi studi accademici). Sulla base di questi principi, ha creato il personaggio di Nico Macchia per Orient Express, che è stato pubblicato anche in Francia, diventando parte integrante della sua carriera editoriale dopo la chiusura della rivista.
Con la nascita di Dylan Dog nel 1986, Ambrosini è stato uno dei primi disegnatori ad unirsi al team creativo individuato da Tiziano Sclavi, realizzando il quindicesimo numero della serie intitolato "Canale 666". È stato uno degli interpreti più eleganti del personaggio, sperimentando anche la rara tecnica dell'acquerello in mezzatinta in storie romantiche e memorabili come "Il lungo addio". Oltre al suo ruolo di disegnatore, ha presto assunto quello di sceneggiatore, diventando il primo autore a realizzare completamente testi e disegni per un albo del personaggio con "Dietro il sipario" (Dylan Dog 97, ottobre 1994).
Tre anni dopo, ha ridotto i suoi impegni su Dylan Dog per concentrarsi sulla sua serie personale, "Napoleone", una delle più originali e sofisticate nel panorama del fumetto seriale italiano. Le indagini del detective entomologo, intrecciate tra letteratura, pittura e psicanalisi, hanno riflettuto le passioni dell'artista e sono rimaste in edicola per un decennio, con cinquanta uscite bimestrali.
Nel 2008, ha lanciato "Jan Dix", una miniserie di quattordici albi incentrata su un critico d'arte, mantenendo le stesse tematiche raffinate.
Negli ultimi anni, Ambrosini ha alternato il suo impegno tra i suoi personaggi e contributi a Dylan Dog, realizzando anche alcuni albi per la collana "Le storie", due volumi di "Il confine" e un "Texone" pubblicato nel 2005. La sua eredità nel mondo del fumetto italiano rimarrà indelebile.