Michele Petrucci
Los Angeles, 1956. Bob Keller, fotografo di cronaca nera del Los Angeles Herald, viene chiamato per documentare un caso comune. Apparentemente, niente di speciale. Furto in appartamento con omicidio. Ma Bob ha abituato il suo sguardo a cogliere dettagli attraverso l'obbiettivo. E si rende conto che la verità è un'altra. Attraverso una lenta messa a fuoco, inizierà un viaggio a ritroso nel profondo della sua stessa anima. Alla riscoperta di menzogne e segreti dimenticati.
Con Sali d'argento, Michele Petrucci (classe 1973, uno dei fondatori della Innocent Victim), già autore di Keires, ci guida all'interno della coscienza di un uomo, per cercare di capire come sia possibile mentire a noi stessi. E con il passare del tempo, negare persino di aver mentito.
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