Franco Oneta
Franco Oneta nasce a Casalbuttano (Cremona, Italia) il 23 novembre 1934. A 11 anni scopre l’attitudine al disegno grazie a un concorso bandito subito dopo la guerra da il Vittorioso. A 15 viene a contatto con l’editore Pasquale Giurleo di Milano, per cui realizza fumetti e testi del personaggio “Trottolo” (in seguito ripreso dall’editore Bianconi con il nome di “Trottolino”).
Collabora fino a metà degli anni Sessanta con il periodico per ragazzi S. Antonio e i fanciulli (poi Messaggero dei Ragazzi) creando nuove serie di personaggi umoristici. Per il fumetto avventuroso collabora con gli editori Casarotti (“Billy Rock”) affiancando Pietro Gamba in Kinowa. Per la AVE realizza diverse storie del settimanale Jolly e per il periodico Esploriamo (Editrice la Scuola) riduce i classici “Capitani Coraggiosi” e “I Ragazzi della via Paal” oltre alle storie umoristiche di “Gendarme 00”. Dal 1963 inizia un lungo rapporto con la casa editrice LUG di Lione, concentrandosi sulle storie di “Zembla”, eroe della giungla, una saga tra avventura e umorismo che diventa popolarissima in Francia e nei paesi francofoni. Un lavoro di ingenti proporzioni che durerà fino al 1980. Contemporaneamente, la produzione per le testate LUG si diversifica in altre serie: “Bozart”, “Frank Universa”, “Wingo Scou”t, “Rataplan”, “Il Piccolo Scout”, “Il Capitano Nero”, “Motoman”, “Fargo Jim”, “Galaor” (con testi di GianLuigi Bonelli), “I leoni delle Termopili” e “La stella a 5 punte”.
Realizza anche la versione a fumetti del disegno animato “Oum le Dauphin Blanc” (edita in Italia da Edigamma con il titolo “Zum il delfino bianco”), riprendendo con passione il disegno umoristico. Darà vita così ai personaggi Lilla, Leti e Mac Mac, Don Sempronio (pubblicati in strisce sulla rivista femminile cattolica Madre), Olivo lo sportivo (sul mensile di Piemme Il Piccolo Missionario).
Nel frattempo, iniziano le affermazioni in numerose rassegne nazionali e internazionali dedicate al disegno umoristico, alla caricatura e alla satira, come il Salone dell’umorismo di Bordighera, dove ottiene prestigiosi riconoscimenti. Nell’ambito dell’editoria italiana protrae per molti anni la collaborazione con testate come La settimana enigmistica (su cui pubblica circa 10.000 vignette), fumetti pubblicitari come “Poochie e Robotix” e moltissimi disegni umoristici. Si sviluppano anche altre incursioni nel mondo dei media: una trentina di disegni per il programma RAI sull’ecologia “Natura con rabbia e con amore” e la riduzione a fumetti del film animato “The Pagemaster” (Oscar per gli effetti speciali).
All’inizio del 2012 la Città di Desenzano del Garda, gli dedica la mostra “Franco Oneta: Viaggio nel mondo dei fumetti e dell’illustrazione tra fantasia e spiritualità” con l’esposizione di opere edite e inedite.
E’ stato un proficuo disegnatore per il Gruppo Editoriale San Paolo, la cui creatività si esercitò su tutti i fronti: ha realizzato, negli anni, biografie per “I grandi del calcio”, storie avventurose come la serie “Class Airport”, illustrazioni, tavole didattiche, copertine, il Diario G, e moltissimi disegni umoristici. In concomitanza con la presenza televisiva di serie popolari come “Sherlock Holmes” (dei fratelli Pagot), “Foofur”, “Snorky” e soprattutto i personaggi di Hanna Barbera (“I Pronipoti”, “Gli Antenati”, “Yoghi” e “Scooby Doo”) disegna versioni illustrate e a fumetti. Per Audiovisivi San Paolo realizza un cd-rom sul catechismo per bambini.
Muore l' 11 gennaio 2016 a Castiglione delle Siviere.