Paolo Piffarerio

Milanese, classe 1924 (più precisamente il 27 agosto 1924), comincia giovanissimo il suo lavoro di cartoonist dedicandosi al disegno e all’animazione mentre ancora frequenta l'Accademia di Belle Arti di Brera. Terminati gli studi, approda all’atelier di disegni animati della Gamma Film e qui collabora a lungo alla realizzazione di film pubblicitari e non. Firma, tra l’altro, la regia del cortometraggio Crepuscolo veneziano, ispirato ad Edgar Allan Poe.

Disegna una serie sul popolare calciatore Giuseppe Meazza e Ridolini (ispirato al personaggio di un famoso attore del muto, lo statunitense Larry Semon), e in seguito si occupa di animazione per la Gamma Film dei fratelli Gavioli. Agli inizi degli anni Sessanta entra nello staff dell’Editoriale Corno disegnando, prevalentemente su testi di Max Bunker, pseudonimo di Luciano Secchi, Viva l'Italia, Maschera Nera, El Gringo e Milord. Nel 1973 disegna, sempre su testi di Secchi, il meticoloso Fouché, fumetto storico sulla Rivoluzione Francese pubblicato sulle pagine di "Eureka". Successivamente alterna le matite di Alan Ford alla collaborazione a La storia d'Italia a fumetti di Enzo Biagi. Sempre nel 1973, fa il suo incontro con Il Giornalino, che segna l’inizio di una grande stagione. Suo compito è quello di dare vita alle versioni a fumetti di opere come La maschera di ferro (sua pure la sceneggiatura) e Tommaso Moro (testi di Antonio Guerci). Su sceneggiatura di Claudio Nizzi realizza poi tre "classici" della letteratura: I promessi sposi, Le avventure di Ulisse e I miserabili di Victor Hugo, autore che incontra ancora in tempi più recenti con Il gobbo di Notre-Dame (riduzione di Piero Zanotto). Dal 1992 disegna la serie medievale ironica Adalberto di Cuorsincero scritta da Giuseppe Ramello. L’incontro di Piffarerio con il fumetto "storico" ha prodotto una magica alchimia, offrendo ai lettori il piacere di leggere racconti come Lustrissimo Goldoni (tre opere teatrali ridotte da Piero Zanotto), e infine Giulia Colbert Marchesa di Barolo e Giuseppe Verdi, entrambi sceneggiati da Giuseppe Ramello.

 piffarerio1

 

Il copyright delle immagini è dei rispettivi autori o detenenti diritti.

 


Galleria immagini