Un nuovo fumetto fantasy nelle edicole italiane: Kalya
Tre anni fa, esattamente nel novembre 2019, Bugs comics esordì nelle edicole italiane con un nuovo albo mensile: Samuel Stern. Un vero azzardo da parte di una piccola casa editrice senza esperienza nel campo delle edicole, soprattutto in un momento di fortissima crisi per questo mercato. Purtroppo le edicole che chiudono sono sempre di più mentre i lettori del fumetto tradizionale, soprattutto quello bonelliano (al cui formato Samuel Stern si ispira), continuano a calare mettendo in forte crisi il settore. Il prodotto Samuel Stern però era ben confezionato, buona l'idea, belli i disegni e il pubblico ha dato ragione ai baldi e giovani autori (nonché al coraggioso editore). Dopo tre anni infatti Samuel Stern resiste nelle edicole anche con la pubblicazione di speciali, permettendo alla Bugs comics di trasformarsi da un piccolissima casa editrice ad una di media grandezza. Durante l'ultima fiera di Lucca lo stesso editore Gianmarco Fumasoli ha dichiarato che il prodotto Samuel Stern in edicola ha permesso alla casa editrice di essere conosciuta. Anche i suoi prodotti da libreria, ovviamente più costosi, che prima vendevano solo qualche centinaia di copie, ora vendono qualche migliaia di copie, assicurando alla casa editrice una maggiore stabilità economica. Ora la Bugs comics rilancia nuovamente con una serie fantasy: Kalya!
Nel classico stile fantasy il numero uno si apre con la cartina della regione in cui si svilupperanno le avventure della serie, le presentazione dei protagonisti e una breve introduzione che più che spiegare serve a creare la giusta atmosfera di mistero e complessità che invogli chi ha comprato l’albo a proseguire nella lettura.
La storia inizia con la descrizione del mito su cui si fonda il mondo di Kalya: molto tempo fa, in un’epoca che si perde nei ricordi dei tempi antichi, ai confini dei cieli di Theia, vivevano sei divinità chiamate i Fondamenti. Esseri immortali che determinavano l’equilibrio e l’armonia della dimensione Atzmuth. All’interno del loro corpo vi era un nucleo vitale chiamato Alkest dal quale attingevano l’energia necessaria per plasmare ogni cosa. Questa armonia perfetta venne incrinata quando Malkuth, il Fondamento manipolatore della materia organica, generò una forma di vita: i gjaldest. Gli altri Fondamenti, temendo la fine dell’equilibrio, distrusero tutte le forme di vita create da Malkuth. Ma questo si vendicò distruggendo se stesso e dando in questo modo termine alla perfezione e all’esistenza di Atzmuth, non prima però di rinchidere l’essenza vitale dei gjaldest dentro crisalidi protettive, permettendo loro di sopravvivere.
Tutti i fondamenti caddero dal cielo su Theia, tranne Malkuth. Su Theia le crisalidi si combinarono con alcuni esseri umani, l’unica forma di vita a loro affine, dando vita ad una mutazione. I gjaldest avevano il potere, ereditato dal loro genitore, di modellare la materia organica priva di anima.
I popoli di Theia venerarono i ruderi rimasti dei Fondamenti come antiche divinità. Inizialmente gjaldest e umani convissero in pace. I gjaldest insegnarono agli uomini come sfruttare i poteri dei Fondamenti attraverso le rune. Dopo secoli, il gjaldest Hamon-Darn soggiogò gli umani, costruendo un unico regno che dominava l’intero Continente. Questo fino a che Galdor, primo re degli uomini, uccise il tiranno pelle-grigia e fece massacrare tutti i gjaldest. Ora ne sono rimasti pochi superstiti, temuti dagli umani.
Durante degli scavi nelle miniere dei ghiacciai di Tumul, un’enorme esplosione fece emergere il Morbo Pallido: una pianta malefica che con le sue lunghissime radici coprì tutto il continente distruggendo ogni forma organica.
Il Regno di Galdor è diviso in cinque contee: la Contea del Ferth, la Contea di Robeorn, la Contea di Leybeorn, la Contea di Revendall e la Contea di Felbeorn, in cui si trova la capitale dall’omonimo nome: Galdor (sorta all’interno del corpo del Fondamento chiamato il Custode).
In questo contesto si muove Kalya con i suoi compagni di avventure. Lei è una giovane ragazza, impulsiva ed emotiva, che cerca di sopravvivere facendo ricorso a piccoli furti ed imbrogli con il suo amico, il goblin Tagh. Non conosciamo il suo passato, neppure lei conosce la sua vera natura, ma vi sono evidenti indizi che abbia un legame con la specie dei gjaldest. Per fortuna al suo fianco c’è Tagh, spalla e co-protagonista del fumetto. E’ un goblin irascibile che cerca di far valere la sua posizione dato che nella società la sua razza è poco considerata. Vi è poi l’alchimista Leena che lavora per il sovrano di Theia. Forte e coraggiosa, viaggia a bordo di un carro laboratorio con la propria guardia del corpo, Aridan. Quest’ultimo è il più allegro della compagnia ma il suo atteggiamento non deve farlo sottovalutare: è un esperto di combattimenti e battaglie. Porta un assurdo naso finto che ricorda i personaggi bizzarri di One-Piece. Infine vi è Dakan-Vyr, un gjaldest vecchio e saggio, che incarna la figura del classico mago delle serie fantasy (anche se i suoi effettivi poteri sono ancora tutti da scoprire).
Kalya e Tagh sono stati assoldati dal gjaldest Dakan per recuperare un misterioso oggetto chiamato Alkest, che è comparso misteriosamente nella foresta mefitica, sopra ad una pianta colossale, creata dal morbo Pallido. Il potere dell’oggetto magico ne ha cancellato gli infussi velenosi. Durante la ricerca i due amici si troveranno ad affrontare i soldati comandati dall'elfo Calon e Leena, alchimista di Galdor, insieme alla sua guardia del corpo, Aridan. Anch’essi infatti sono alla ricerca dello stesso bottino. Durante la lotta l'oggetto finisce in una voragine nel sottosuolo, quindi delle violente scosse di terremoto, dovute all’implosione della gigantesca pianta, fanno crollare la struttura che ospitava l'Alkest e portano alla luce un antico tempio gjaldest abbandonato. Kalya, Tagh, Leena e Aridan iniziano ad esplorare le gallerie alla ricerca dell’Alkest. Se davvero l’Alkest ha la forza di bonificare il male del morbo Pallido potrebbe essere la salvezza per l’intero continente. Per questo il tetro signore Varnon non vuole perdere l’oggetto e ordina al suo luogotenente Calon e alle sue guardie di inseguire i quattro esploratori.
Nel secondo numero Kalya e la sua terna di amici, scendono nelle viscere della terra guidati (purtroppo per il loro quieto vivere) dai due autori Leonardo Cantone e Luca Lamberti. Attraverso intricati cunicoli che risalgono ancora ai periodi della strage dei Gialdest, affastellati da ruderi di vetuste architetture semicrollate, scheletrici resti di incauti avventurieri, rampicanti e strane forme vegetali, il gruppo va alla ricerca della reliquia perduta, sperando di arrivarvi prima dei soldati agli ordini di Calon, il misterioso elfo sul quale cominciamo a scoprire nuove e temibili segreti. Ad esempio che prende ordini da un misterioso personaggio di nome Varnon giunto sul posto dove il gigantesco albero è collassato a bordo di una ricca carrozza, tutto agghindato come una maschera veneziana o un antico samurai. Varnon stesso prende ordini da un terzo personaggio mascherato nascosto nella carrozza. I cunicoli non sono solo tetri ma nascondono diverse minacce occulte, trappole e creature pericolose come i fendiroccia: giganteschi vermoni che se nel nome ricordano il simpatico Mordiroccia della Storia infinita, nell'aspetto rimandano sicuramente alle terribili creature del deserto di Dune (i vermi delle sabbie), mille volte ripresi in fumetti, film e romanzi vari.
Nel frattempo a corte re Negon viene aggiornato sugli ultimi avvenimenti e subito i suoi più stretti consiglieri cominciano a valutare positivamente le immense conseguenze che potrebbe avere un frammento dei caduti nelle loro mani: ricchezze, poteri militari, la cura al morbo che devasta la nazione, ricadute di potere politico e religioso.
Scontro pirotecnico finale, del quale non vi rivediamo nulla se non la comparsa di un nerboruto e devastante golem che metterà in seria difficoltà i nostri eroi.
Nonostante la serie sia appena iniziata con l’uscita di due soli numeri, che hanno avuto il compito di presentare i personaggi e l’ambiente in cui si svilupperanno le azioni, la storia cattura subito per il suo fascino. I rimandi al fantasy più classico sono evidenti, ma senza costrizioni di genere. Gli autori spaziano facilmente dall’immaginario occidentale a quello giapponese. Ad esempio sono evidenti forti derivazioni dall’immaginario di Hayao Miyazaki, in particolare al film Nausicaa della valle del vento.
Il disegno di Luca Lamberti è estremamente curato e reso ancor più di impatto grazie alle mezzetinte, ai retini e ai vari effetti creati direttamente alla tavoletta grafica (immaginiamo con il software Clip studio). Lo stile del creatore grafico di Kalya è particolare, ma molto piacevole: un mix tra le influenze dei manga (soprattutto per i riferimenti iconografici); del fumetto popolare italiano (bonellidi in particolare) nella formula narrativa; la spettacolarità della scena derivata dalla bande dessineé francese e il taglio dinamico del fumetto super egoistico americano. Insomma un particolare prodotto che speriamo riuscirà a conquistare il gusto di un pubblico il più variegato e ampio possibile. Colage fotografici e un segno più cartonesco vengono sapientemente mitigati, creando uno stile realistico ma nello stesso tempo dinamico, che riesce a strizzare l’occhio sia al pubblico più tradizionale per il pubblico delle edicole italiane, sia a quello giovanile più attratto dalle infuenze orientali.
Ottima la promozione del prodotto che ne ha fatto attendere l'uscita: oltre che la diffusione su internet e sui social, ne è stato realizzato un numero zero, tirato in solo in 1.500 copie a tiratura limitata e numerata; all'ultima edizione di Lucca (che anticipava di pochi giorni l'uscita del fumetto nelle edicole) è stato presentato un volume molto interessante su Theia, il mondo fantasy nel quale saranno ambientate le avventure di Kalya; il personaggio è stato addirittura introdotto in Samuel Stern la testata consorelle della Bugs comics, realizzando un inedito cross over fra due eroi di cui uno non ha ancora visto la luce (editorialmente parlando).
L'uscita nelle edicole italiane prevista per il 9 novembre ha presentato il fumetto con due cover: la regular disegnata da Elena Casagrande e la variant da Carmine Di Giandomenico.
Il titolo della new entry in edicola è Il Frammento del Caduto. Soggetto e sceneggiatura di Luca Lamberti e Leonardo Cantone, che sono a tutti gli effetti i papà di Kalya. I disegni sono di Luca Lamberti.